La versatilità dei calamari è unica, possono essere un ottimo primo piatto di mare, un vario e diverso secondo piatto, un antipasto light. Spesso, quando improvviso una serata veloce con gli amici sono il mio asso nascosto e, in genere, ha un certo successo. E’ un piatto semplice e veloce, ma anch’esso ha il suo piccolo segreto.
Prima di tutto bisogna cercare calamari di media grandezza, ma anche piccoli sono ottimi perché hanno la carne più morbida. Non bisogna confonderli con i totani che sono meno pregiati e vivono principalmente nell’Atlantico. Io preferisco comprarli freschi e, se non di subitaneo utilizzo, li congelo, puliti e pronti per l’uso.
A seconda delle dimensioni, lascio i calamari interi o li taglio a rondelle: così facendo, sono stati spessissimo la soluzione ad un aperitivo prolungato da una piacevole conversazione che non valeva la pena di interrompere.
La cucina veloce può essere un buon antitodo alle piccole preoccupazioni giornaliere, laddove il richiamo di una piacevole lettura viene sedato da un arrivo inaspettato o da un impegno non previsto. Un’amica, un congiunto, un marito sopraggiunto ad ore non calcolate…
Il “detto-fatto” si impone a quello che sembrerebbe apparire come una incombenza imprevista e non gradita e la cucina va a riempire il piccolo vuoto dettato dallo smarrimento del momento.
E vado con la mia ricetta di calamari e patate!
Togliere i calamari dal congelatore e disporli sul piatto è un attimo. E cosa faccio per accompagnare il tutto? Le patatine sono sempre gradite. Ma io che amo molto giocare con i fornelli ma, diversamente, non amo molto friggere, l’idea stessa di fare del fritto, diventa una costante di difficile accettazione.
Così trovo una soluzione buona da sempre.
Pulisco le patate, le taglio a dadini non troppo piccoli, metto a bollire dell’acqua e le immergo, si e no 5 minuti e le scolo, mentre i calamari si sono già scongelati (tutto facilitato dalla giornata calda) e a me non resta che mettere le due padelle sui fornelli: una per i calamari, l’altra per le patate.
Verso un poco di olio in ambedue i contenitori e senza aspettare una temperatura troppo alta dell’olio, vi metto in una le patate a tocchetti, nell’altra i calamari a rondelle, sale e pepe ad ambedue e aspetto che le patate (vi assicuro che non le friggo ma le coloro un po’e l’olio è veramente poco) prendano il colore classico di quelle fritte, le tolgo dalla padella e sono veramente una delizia senza che ci possano fare venire gli scrupoli di coscienza.
Per quanto riguarda i calamari dobbiamo farli cuocere prima a fuoco basso e poi con la fiamma più vivace tanto da assorbire l’acqua che naturalmente trasudano.
Fatto questo, e l’operazione richiede veramente pochi minuti, verso sopra un’emulsione di olio e limone che ho precedentemente preparato.
Presentati sui piatti da portata i calamari vi invitano ad una cena buona, leggera e di grande convivialità.
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