Il Kombucha è essenzialmente una bevanda fermentata a base di tè e di una coltura di batteri e lieviti chiamata “coltura di Kombucha”.
E’ originario dell’Asia ed è stato usato per secoli. Viene anche chiamato “tè ai funghi” a causa dei batteri e del lievito che si accumulano insieme durante il processo di fermentazione, simili a un cappello a fungo. Ma non si tratta di un vero e proprio fungo ma bensì da una colonia simbiotica di batteri e lieviti.
Si ritiene che Kombucha abbia avuto origine in Cina, e che fosse chiamato con il nome di “elisir della salute immortale”. Con il commercio la bevanda raggiunse dapprima l’India e poi la Russia, e gran parte dell’Asia.
Una leggenda narra che nel 414 d.C. il Dr. Kombu portò il fungo in Giappone dalla Corea per curare l’imperatore giapponese Inkio. L’imperatore guarì e da quel momento il fungo venne battezzato con il nome di Kombu-cha (Cha significa tè) in onore di quel dottore. Per questo che è nata la sua fama di essere una bevanda dai poteri miracoli, un vero elisir di lunga vita.
Il processo che porta alla preparazione del Kombucha fu introdotto in Russia e in Ucraina alla fine dell’800 e diventò popolare all’inizio del ’90, viene chiamato localmente chayniy grib, fungo del tè.
Il Kombucha è leggermente effervescente, molto acido e dolce grazie all’aggiunta dello zucchero.
Contiene vitamina B e vitamina C; il processo di fermentazione inoltre forma acido gluconico, acetico, tartarico, ossalico, citrico e grazie a loro il tè non viene digerito subito nello stomaco, ma rimane attivo nell’intestino. Infine la sua composizione presenta caffeina e alcool in piccole tracce, che danno carica e combattono la stanchezza.
Grazie ai suoi componenti il tè Kombucha: migliora la digestione, purifica e disintossica, aiuta il metabolismo così da favorire la predita di peso, riduce i dolori articolari, rafforza il sistema immunitario, alcalinizza e ringiovanisce
I suoi benefici però sono messi in discussione da parte dei più scettici che non vedono tutta questa miracolosità nella bevanda. Sostengono che questi benefici sono in realtà non dimostrati da studi medici. Inoltre, ci sono ragioni per credere che il tè fermentato possa essere pericoloso se preparato a casa.
In ogni caso è sempre meglio consultare il proprio medico per evitare effetti collaterali e per essere a conoscenza di tutte le controindicazioni.
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