Sono contorni jolly e se ne rimangono il giorno dopo sono ancora più buoni anche a temperatura ambiente. Non vale per la tv, i programmi di contorno possono essere buoni come “via dei matti” o la solita ricetta tipo “tg2 post” o minestra riscaldata come “i soliti ignoti”, tutti si possono vedere il giorno in cui vengono programmati, mai il giorno dopo!
I miei contorni jolly possono essere anche un intermezzo tra primo e secondo, quelli della tv sarebbe difficile digerirli tra prima e seconda serata.
Pulisco la scarola e la metto sul fuoco in una pentola con due dita di acqua fredda. La porto a bollore e la scolo. La strizzo mantenendo a parte 2 cucchiai della sua acqua di cottura.
In una padella metto l’olio extra vergine e uno spicchio di aglio sbucciato. Faccio rosolare e aggiungo la scarola e un pizzico di sale. Faccio cuocere a fuoco moderato per una mezz’oretta, controllando che non si asciughi troppo. In tal caso aggiungo un po’ della sua acqua di cottura. Metto i passi (uva sultanina) in acqua tiepida (va benissimo anche in due dita di Marsala secco o di altro brandy che ho sotto mano) una mezz’oretta per farla rinvenire, la scolo e la strizzo nella mano, la metto insieme ai pinoli nella scarola cotta al dente (non sfatta) e la lascio insaporire per una decina di minuti. Non va mangiata bollente ma tiepida.
Se ho un foglio di pasta frolla ungo una pirofila rotonda di una 20 di centimetri, vi adagio la scarola, la ricopro con un foglio di pasta frolla bucherellata con una forchetta e la metto in forno per 40 minuti controllando che sia ben dorata. La porto in tavola tiepida.
In un tegame metto 2 cucchiai di Evo e faccio rosolare un aglio e un peperoncino sbriciolato. Tolgo aglio e peperoncino appena rosolati e aggiungo 5/6 pomodorini ciliegino spaccati a metà e li lascio per qualche minuto sul fuoco schiacciandoli con una forchetta. Aggiungo un dito di vino bianco e lo faccio evaporare, aggiungo la bieta lavata e con le coste sfilettate, copro e lascio cuocere a fuoco basso. Aggiungo a metà cottura un pizzico di sale. Assaggio per verificare se è arrivata a cottura e se i sapori sono giusti. E’ buona mangiata tiepida, non fredda.
P.S.: per le dosi mi regolo sulla quantità di verdura e in proporzione sul resto. Di solito io uso un piede di verdura e per il resto mi regolo ad occhio.
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