Melagrana, un po’ di storia, un po’ di mitologia
Il melograno è introdotto in Spagna dai Mori, che iniziarono la conquista della penisola iberica proprio da quella striscia di terra di fronte all’Africa, in particolare dalla città di Granata, città che appare con lo stemma raffigurante la melagrana. La melagrana ha segnato la storia e le religioni con i simboli legati alla fecondità, con riferimento ai suoi numerosi frutti rossi.
Ritorna in tavola la cucina medievale, laddove i ripieni contenevano frutti interi, mentre le spremute venivano utilizzate nelle salse o nei sughi. O, ancora, come condimento nelle insalate al posto dell’aceto.
In oriente, Persia, Siria, Libano e India, da sempre, inseriscono nelle loro pietanze i frutti della melagrana.
Per la tradizione cristiana la simbologia ci riconduce al Cantico dei Cantici, metafora dell’amore prolifico e dell’armonia tra amata e amato, dove la bellezza dell’amata è rappresentata dalla melagrana mentre lo sposo viene ritratto nel giardino dell’amore, mentre cerca i germogli delle piante di melograno.
Leggende antiche ci riportano a miti greci. Ad esempio citiamo Venere, la dea dell’amore e della bellezza, che mette a dimora un albero di melograno nell’isola di Cipro, a lei dedicata.
Aggiungiamo la ricchezza della simbologia ebraica, destinata all’onestà e correttezza, un invito a vivere onestamente, considerando il frutto uno dei sette descritti nella Bibbia.
La melagrana compare nel Corano descritta tra i buoni frutti creati dal Signore.
Nell’Induismo, uno dei significati dati al nome del Dio Ganesha indica colui che gradisce la frutta dai molti semi. Al giorno d’oggi la melagrana resiste come simbolo, presso alcuni popoli, di fertilità e prosperità.
In spagnolo la pianta, il melograno, si chiama come la città che porta il suo nome: Granata. Albero antichissimo, della famiglia punicacee, riceve oggi ampio spazio alla pianta ornamentale, che ha preso il sopravvento sulla pianta da frutto.
Sparsa un po’ ovunque, può vivere anche in regioni semi-desertiche, veniva coltivata partendo dall’Iran per giungere in India ed espandersi fino al Mediterraneo. I colonizzatori spagnoli lo importarono nel nuovo mondo, presente in Sud America e negli Stati Uniti.
Il frutto, la melagrana, è tondeggiante, la buccia è coriacea, numerose sono le stratificazioni all’interno del frutto, come sono numerosi i semi, chicchi trasparenti e colorati di rosso rubino. Il frutto presenta una solida corona formata da 4-5 pezzi, giunge a maturazione a fine anno, ma è presente sui mercati praticamente tutto l’anno. Il colore del frutto tende al giallo con sfumature rosate, e diventa rossastro a maturazione. Il sapore è acidulo.
Tra le varietà più conosciute citiamo Amara verace e Dolce nostrana, ritenuta la migliore.
In Turchia le spose d’abitudine gettano a terra una melagrana per contarne i chicchi, che equivalgono al numero dei figli che arriveranno ai novelli sposi.
In Cina, in segno di buon augurio e da tradizione, gli sposi usano mangiare una melagrana la notte prima della cerimonia nuziale.
Nell’antica Roma le spose intrecciavano i capelli con rami di melograno, simbolo di fertilità e ricchezza.
I nostri nonni, come da tradizione, consideravano il frutto regalo prezioso, grazie ai numerosi grani rossi rubino. Veniva recapitato a Natale e il consiglio era di consumarlo a San Silvestro, per aggiungere fortuna e prosperità all’anno nuovo.
La melagrana, frutto della salute per eccellenza, è ricco di proprietà nutritive, e di effetti vantaggiosi per il benessere. I benefici, provenienti da sostanze straordinarie, e le azioni sull’organismo sono: antiossidanti, anticoagulanti, antitumorali, antibatterici, antinfiammatori, antibatteriche, gastroprotettive, diuretiche. Il rallentamento dell’invecchiamento cellulare è evidenziato da studi recenti.
La melagrana, dotata di sali minerali, quali il calcio, potassio, ferro, rame, zolfo, magnesio e fosforo, di vitamina E, B, C, K e J, è considerata un toccasana da non trascurare per le sue potenzialità terapeutiche. Citiamo: riduce l’anemia e la perdita di capelli, ha effetto sull’apparato digerente e può stimolare un’azione lassativa, se ingerito sotto forma di succo. Inoltre, stimola l’appetito.
La melagrana, conosciuta fin dall’antichità per le proprietà benefiche, fa bene al cuore e alle arterie, utile per la salute delle ossa e la prevenzione dei tumori. Il succo di melagrana è ottimo per rafforzare il sistema immunitario e riequilibrare gli ormoni, soprattutto nella menopausa.
L’azione della melagrana è indirizzata verso tutti i tipi di pelle, ma, in particolare, per quelle danneggiate, invecchiate prematuramente o che mostrano irritazione o peggio ancora inestetica acne. La melagrana è efficace nella cura della secchezza, del rossore, delle smagliature, ma anche dei danni derivanti dallo stress.
La melagrana, grazie alle sostanze antitumorali, protegge la pelle da agenti esterni, atmosferici o radicali liberi. La protezione è estesa ai raggi UV, causa primaria di cancro alla pelle.
In caso di pelli sensibili, secche e irritate, ricorrete alla melagrana, valido idratante grazie alla presenza di acido punicico,
Facilitando la circolazione del sangue la melagrana contribuisce a conservare nel tempo un aspetto giovanile, con riduzione delle rughe e delle macchie causate dall’invecchiamento. Dona ai tessuti energia e vitalità, mentre accelera la rigenerazione cellulare.
Per un effetto anti-invecchiamento, ecco una maschera per il viso da realizzare in casa, mischiando in una ciotola fino ad amalgamare il composto in una crema:
Applicare il composto su viso e collo, massaggiate e lasciate assorbire per 15 minuti. Risciacquate con acqua tiepida. Infine applicate il tonico. La vostra pelle, dopo il trattamento, una volta a settimana, produrrà nella pelle effetti tonificanti.
La melagrana è utilizzata in cucina, in stufati e ripieni, nei primi piatti e in ottimi dolci, ma si può inserire anche nelle insalate. In pasticceria è usato come ingrediente nei dolci e nelle guarnizioni. A questo si aggiungono bevande, sciroppi, gelati, sorbetti, granatine, gelatine.
In Italia va sottolineata l’importanza della ricetta, salata, della tacchina arrosto al melagrano, tipica della cucina Vicentina.
Oltre che simbolo di ricchezza e fecondità, il melograno regala frutti dal colore brillante e dal sapore adatto ad arricchire i nostri saporiti piatti.
In cucina, la melagrana viene utilizzata in più ricette, nei primi piatti, nei secondi a base di carne e pesce, e nelle insalate. Si può bere il succo, è utilizzato in pasticceria, nei dolci, nei gelati e sorbetti, servito in abbinamento con altra frutta o al cioccolato.
La cucina vicentina riporta un piatto salato, la tacchina arrosto al melagrano.
Ingredienti per sei persone:
Sgranate le melagrane, tagliate a listarelle la polpa di tacchino, lavate l’insalata e la rucola, asciugatele. A parte affettate finemente la cipolla, ponetela in un recipiente con l’acqua fredda perché addolcisca. Preparate un composto di succo di arancio, sale, pepe e olio lasciato scorrere lentamente mentre sbatterete velocemente con una forchetta. Preparate i piatti con le insalate tagliate fini, la cipolla, le listarelle di tacchino e, per ultimo, i chicchi della melagrana. Condire con la salsa d’arancio.
Dal Cantico dei Cantici
Come nastro di porpora le tue labbra,
la tua bocca è piena di fascino;
come spicchio di melagrana è la tua tempia
dietro il tuo velo.
…
Persino nel giardino, luogo dell’amore,
fioriscono i melograni.
Lo sposo, che cerca la sposa, va a vedere
se nel giardino sono sorti i germogli.
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