Ma prima di partire alla scoperta della frittura perfetta, un po’ di storia e tradizione culinaria. La frittura è una tradizione che affonda le radici profondamente nella nostra cultura e che deve avere uno spazio ben preciso nel nostro DNA dei sapori. Se in Usa fritto è ormai sinonimo di cibo-spazzatura, da noi il fritto è ancora il cibo della nonna, il sapore dell’infanzia. Ma non è tutto, la frittura è una cucina trasversale: è ben accolta dai carnivori come dai vegetariani, tanto che esistono anche diverse ricette di “fritture vegan”, e ben accolta dai bambini che non possono tirarsi indietro di fronte ad una cotoletta fritta o ad un piatto di patatine dorate!
Ora che conosciamo le “regole base”, possiamo cimentarci con due ricette, seguendo le indicazioni di due maestri: Ettore Bocchia e Fulvio Pierangelini.
Ecco un’interpretazione della tempura (normale, non molecolare!) firmata da Ettore Bocchia: per la pastella si sbatte con una frusta farina di grano tenero, acqua, un bianco d’uovo. Quando la pastella è ben amalgamata (deve restare liquida) si mette del ghiaccio che la mantiene fredda. Per tagliare zucchina e rapa si utilizza un’apposita mandolina circolare che fa i fili. Quindi si frigge il filo di verdura su un tubo di acciaio (come per il cannolo) ricoperto però di carta siliconata da forno.
Riprendiamo una conversazione di Fulvio Pierangelini in cui raccontava così la “sua” frittura, un piatto privatissimo, «perché io non ho mai avuto fritti in carta, anche se adoro mangiare le alici fritte in casa e i fiori che faceva mia madre». «Questa è la “mia” cotoletta milanese – spiega lo chef che ora fa il consulente per diversi locali di alto livello nel mondo – È un gioco moderno, fatto di quattro metodi di frittura e due rimandi. Ma i sapori ci sono tutti. Intanto, uso una carne strepitosa: scamone piemontese della Granda e faccio delle piccole cotolette, battute col batticarne, passate nell’uovo, panate e fritte. Poi taglio alla maniera giapponese una sfoglia di patata: la faccio a fogli e la friggo per fare una millefoglie di patate fritte e cotoletta. Accanto ci metto una montagna di patatine fritte e di verdure fritte: carciofo panato, salvia in pastella, fungo infarinato, fagiolino nature. Il tutto accompagnato con una salsa acida: una crema inglese al limone non dolce, con chicchi di sale grosso, per avere il ricordo del limone (oggi aborrito!) e del cremino fritto, un classico della frittura all’italiana…»
Facilissimo da fare e gustoso da assaporare, il burro aromatizzato è quell'elemento fantasioso da aggiungere alle vostre…
Il mercato online dei vini e dei liquori in Italia si sta dimostrando il protagonista di una…
La combinazione di buon cibo e musica dal vivo è un'esperienza che coinvolge tutti i…
Per poter realizzare una torta di compleanno è fondamentale rispettare due requisiti: creatività e fantasia;…
In questo articolo potrei parlarvi di un posto bellissimo, Tignale sul lago di Garda, di…
Iniziare una dieta non significa privarsi completamente dei piaceri dolci, ma piuttosto scegliere con intelligenza…