Già nel 2016 il Wall Street Journal lo aveva definito un superfood inserito tra i futuri trend alimentari. E così è stato, la moringa ha conquistato il cuore dei foodies di tutto il mondo per i suoi poteri detox e anti-age. Anche la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ritiene che la coltivazione di moringa sia molto importante e va preservata per le molte proprietà benefiche della pianta.
Questa pianta viene coltivata in India Etiopia, Filippine e in generale nei Paesi tropicali. Ci sono diverse varietà, la più conosciuta è detta albero del ravanello (Moriga olifera) o ben tree oil, ed è anche la specie più diffusa.
Tutte le sue parti sono commestibili: in Africa, ad esempio, sono una grande risorsa le sue foglie che durante i periodi di siccità sono consumate al pari di una verdura fresca. In Italia, la versione che troviamo della moringa è quella in polvere. Ha un colore verde e si ricava sia dalle foglie che dalla macinazione dei suoi semi e può essere usata come integratore in frullati, the o anche come condimento a crudo.
A suscitare maggiore interesse sono le foglie: particolarmente ricche di calcio, potassio e proteine. Contengono anche vitamina A, B, C, D ed E che controbilanciano stanchezza e debolezza. Secondo la FAO, la moringa ha proprietà antibiotiche, contro l’ipotensione, antispasmodiche, antiulcera, anti-infiammatorie, ipocolesterolemiche e ipoglicemizzanti. Un alimento che depura, disintossica e rafforza il sistema immunitario.
La moringa inoltre viene impiegata in molti prodotti di bellezza come ingrediente segreto, soprattutto per l’azione anti-age. Ha la capacità di eliminare più facilmente dalla pelle le particelle inquinanti, togliendo così dal viso parte delle impurità che ne favoriscono l’invecchiamento.
In più, in Africa, precisamente in Etiopia, la coltivazione della moringa è legata a progetti eco-solidali che coinvolgono soprattutto le donne che, come scritto da Il Sole 24 Ore, rappresentano il 75% della forza lavoro nel settore agricolo del Paese. A marzo 2017, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale ha avviato un progetto per la valorizzazione della moringa nelle comunità rurali dell’Etiopia che punta sia a potenziare la lavorazione del prodotto a livello locale (può diventare un alleato contro la malnutrizione, specialmente quella infantile) sia contribuire al miglioramento della condizione femminile.
Attenzione si consiglia di consultare sempre un medico oppure un nutrizionista prima di impiegare la moringa a scopo terapeutico ed evitare il consumo eccessivo.
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