Olio di palma fa male o no?

L’olio di palma fa male o no?

L’olio di palma è un olio vegetale ricavato dalla polpa dei frutti della palma Elaeis Guineensis, albero che si può trovare in diverse zone equatoriali. I principali paesi produttori sono l’Indonesia e la Malesia. L’albero produce frutti raggruppati in caschi di forma sferica, il suo peso varia dai 10 ai 40 kg. Hanno il colore rossastro e le dimensioni simili a grosse olive e sono ricchi di olio (circa il 60% della polpa). L’olio di palma si ricava dalla spremitura della sola polpa, mentre dal suo nocciolo si ottiene l’olio di  palmistro, più simile all’olio di cocco.

La lavorazione dell’olio di palma.

Per garantire un ottimo prodotto, la spremitura deve avvenire nel più breve tempo possibile una volta raccolti i frutti di palma. Segue poi il processo di lavorazione e purificazione che deve avvenire a temperature controllate rispettando i tempi per mantenere le caratteristiche naturali delle materie prime. L’ultimo controllo in termini di qualità deve verificare che il prodotto sia il più neutro possibile rispetto all’odore e al sapore. Infine deve essere inserito nei vari prodotti in brevi tempi. Rispetto ad altri oli vegetali, la produzione di olio di palma richiede meno acqua, fertilizzanti e pesticidi. Ha inoltre un’ottima resa, circa 11 volte superiore all’olio di oliva, a parità di terreno coltivato.

Olio di palma: il più utilizzato al mondo.

L’olio di palma, il cui utilizzo risale a oltre 10.000 anni fa, oggi in alcuni paesi del mondo è utilizzato come olio da cucina, mentre in altri paesi si utilizza in molti prodotti alimentari, come dolci, gelati e prodotti da forno. Questo fa si che l’olio di palma è l’olio vegetale più utilizzato al mondo.

Ma l’olio di palma fa male o no?

Ad oggi non è stato scientificamente provato che l’olio di palma abbia effetti negativi sulla salute dell’uomo. Se di qualità, è un prodotto assolutamente sicuro, assunto all’interno di una dieta equilibrata. Ultimamente è stato oggetto di numerose campagne mediatiche che hanno contribuito a veicolare una percezione negativa del prodotto. In realtà, il problema non risulta essere legato al consumo di per se. Ma all’eccesso di acidi grassi saturi consumati complessivamente in una dieta. L’olio di palma è costituito dal 50% di acidi grassi saturi, in particolare acido palmitico. Le sue caratteristiche lo rendono interessante al settore dell’industria alimentare in quanto conferisce diverse consistenze a temperatura ambiente.

Le caratteristiche dell’olio di palma.

• Versatilità: a temperatura ambiente ha una struttura semi solida. Può soddisfare diversi requisiti di consistenza (morbida, cremosa, croccante…) in quanto può essere suddiviso in componenti più liquide o più solide.
• Non ha bisogno di idrogenazione: avendo la potenzialità di assumere diverse consistenze, non è necessario sottoporlo al processo di idrogenazione. Quest’ultimo dà luogo alla formazione di acidi grassi trans che hanno un impatto negativo sulla salute cardiovascolare.
• Aiuta ad esaltare gli aromi degli ingredienti.
• Permette una migliore tenuta del prodotto nel tempo grazie alla sua maggiore resistenza rispetto ad altri oli vegetali.

Ora, come già detto, non vi sono prove scientifiche che  confermano che l’ olio di palma fa male provocando effetti negativi sulla salute dell’uomo. E’ ovvio però, che non bisogna abusare di prodotti che lo contengono. E’ sempre bene prestare attenzione ad una dieta sana ed equilibrata accompagnata da attività fisica. Queste sono le regole base per un buono stile di vita.