Dai piatti tipici della capitale, a quelli delle zone di campagna, la cucina del Lazio è tutta un fiorire di ricette prelibate. Con grande presenza soprattutto dei primi piatti. Ecco la nostra scelta per i primi cinque, e la ricetta dettagliata del primo classificato.
Un buon piatto di pesce, tipico della capitale, è il baccalà in guazzetto. Si prepara con dei filetti di baccalà che vengono infarinati e poi saltati in padella, utilizzando un fondo formato da pomodoro con olive, pinoli e filetti di acciughe.
Quando si parla della ricetta dei bucatini cacio e pepe, oppure in alternativa degli spaghetti cacio e pepe, ci si sposta decisamente verso le borgate di Roma, dove questa ricetta è nata. Nella preparazione si deve tenere presente che la pasta, una volta cotta, non deve essere semplicemente condita con il “cacio”. Ma deve essere preparata in una terrina una specie di crema con un po’ dell’acqua in cui si è cotta la pasta, unendo formaggio e pepe. Poi unire la pasta scolata, aggiungendo, se c’è bisogno, ancora altra quantità di acqua di cottura.
Con i saltimbocca alla romana si parla di una ricetta semplice e tradizionale, che viene preparata molte volte durante l’anno anche in famiglia. La ricetta viene tramandata da una generazione all’altra. Richiede che la carne sia di vitello, a fettine abbastanza sottili e che gli altri ingredienti siano prosciutto crudo e salvia. Questa ricetta con il prosciutto adagiato sulla fettina con la salvia e cotta in padella con del butto, e infine sfumata con il vino bianco, è la classica romana. Mentre in altre versioni la carne viene arrotolata a formare un “involtino”, e viene anche infarinata prima di cuocerla. Una preparazione che richiede solo 15 minuti di cottura. Quindi si consiglia di effettuarla al momento del pranzo o della cena, dato che i saltimbocca alla romana devono essere serviti caldi.
Un secondo tipico laziale è l’abbacchio alla cacciatora, piatto rustico che si trova soprattutto a Roma. L’abbacchio è l’agnello molto giovane, con appena 3 – 4 settimane di vita e che è stato nutrito solo con il latte della madre. Si cucina con l’osso, ma in alcune zone si prepara anche disossato, seppure perde un po’ dal punto di vista del sapore. Nella ricetta tipica si usano anche delle acciughe sotto sale e del vino bianco. L’abbacchio alla cacciatora deve essere servito caldo. Si accompagna bene con il vino bianco “Est Est Est”.
I bucatini all’Amatriciana sono sicuramente il piatto più nominato quando si parla di cucina romana. Anche se il piatto ha avuto origine, come dice il nome, ad Amatrice, cittadina in provincia di Rieti, resa purtroppo più famosa dal devastante terremoto che l’ha colpita. I bucatini all’amatriciana sono un piatto semplice da preparare. Ma nello stesso tempo molto saporito. Nasce dal popolo, o più precisamente dai pastori che lo preparavano nei periodi di transumanza, quando si portavano dietro alcuni ingredienti con i quali prepararsi il pasto. Successivamente si è sviluppata la variante, oggi in uso, che prevede anche l’utilizzo del pomodoro.
400 gr di bucatini
500 gr di pomodori
250 gr di guanciale
Pecorino romano
1 peperoncino
Olio extravergine di oliva, pepe.
Tagliare il guanciale a striscioline uniformi, e non a dadini in modo che non diventi troppo secco durante la cottura. Sbollentare i pomodori ed eliminare la pelle ed i semi, per poi tagliarli a pezzi grossolani. In una padella versare l’olio extravergine di oliva, il guanciale ed il peperoncino tagliato a pezzetti, provvedendo a mescolare utilizzando un cucchiaio di legno. Il guanciale deve rosolare a fiamma bassa per alcuni minuti ed è pronto quando diviene di colore dorato. Una volta raggiunta la cottura il guanciale viene tolto dalla padella e messo in caldo in un altro tegame coperto. Nella stessa padella della cottura del guanciale si aggiungono i pomodori, che devono cuocere per circa 15 minuti, sempre provvedendo a mescolarli con il cucchiaio in legno. A cottura ultimata si tolgono i pezzi di peperoncino, e si aggiunge il guanciale tenuto in caldo per completare il sugo.
I bucatini devono essere cotti “al dente”, in acqua salata. Successivamente versati nella padella che contiene il sugo per amalgamarli. Dopodiché si aggiunge una spolverata abbondante di pecorino romano ed il pepe, prima di servirli ancora caldi.
Se hai in programma una vacanza nel Lazio è assolutamente vietato non visitare le più belle località di questa regione, approfittando anche per assaporare tutti i migliori piatti tipici del posto.
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