Polenta concia: il sapore particolare di questa ricetta è merito dell'utilizzo della fontina valdostana. (buonissimo.org)
La tradizionale cucina della Valle d’Aosta si caratterizza per la mancanza di olio e di prodotti a base di frumento. In genere sono sostituiti dal burro, dalla margarina, dalla polenta e dal pane di segale. Questa tradizione enogastronomica è quella che si distingue in maniera più netta dalle altre del territorio italiano, in quanto i contatti con l’esterno erano veramente minimi. Di conseguenza si basa esclusivamente di prodotti locali, come i cereali di montagna, le patate, i formaggi bovini e caprini, le castagne e le carni di suino, bovino e camoscio.
I dolci locali non hanno alcuna somiglianza con quelli delle Regioni limitrofe. Ne sono un esempio le tegole valdostane, formate da un impasto di zucchero, farina bianca 00, burro, nocciole e mandorle bianche tritate, albumi d’uovo e vanillina. Vengono chiamate in questo modo perché la loro forma ricorda appunto quella delle tegole valdostane, dalla tipica forma a disco sottile. I dolci sono cotti in forno e serviti dopo che si sono raffreddati, accompagnati con il Nus Malvoisie flétri.
Nella cucina della Valle d’Aosta sono presenti numerose zuppe: una delle più tipiche è la zuppa alla Valpellinense, chiamata in dialetto seupa à la Vapelenentse. Ha una preparazione particolare perché si fanno cuocere in forno strati alternati di fette di pane bianco casereccio e di fontina a cui sono si aggiungono burro fuso e brodo di carne e verza. Si distingue immediatamente per la sua crosta dorata che ricopre l’intera superficie, ottenuta dalla cottura della fontina e del burro. Il suo sapore è decisamente insolito e basato su abbinamenti inconsueti: infatti la tradizione prevede di spolverare la zuppa con cannella in polvere prima di cuocerla.
L’unica zona dove è presente il riso è la Val di Cogne, dove gli abitanti sono di origine piemontese. Per questo la seupetta di Cogne (zuppetta di Cogne) è l’unica a utilizzare il riso come ingrediente. Si compone di strati alternati di pane locale a fette fritto nel burro, fontina e riso cotto in brodo di carne. Il tutto è insaporito da burro fuso e da un pizzico di noce moscata a spolverare la superficie. Come tutte le altre zuppe locali, anche quella di Cogne viene cotta per pochi minuti in forno e servita molto calda. L’abbinamneto migliore è con il Petit Rouge.
Anche se il nome ricorda quello della carbonara laziale, questo piatto valdostano è completamente diverso. Si tratta di un secondo stufato nel burro e nel vino bianco secco e composto da pancetta di maiale e fesa di manzo a fettine piccolissime. Si insaporisce con sale, pepe, farina, cannella e noce moscata e si serve con la polenta.
Il piatto tipico più famoso della Valle d’Aosta è la polenta concia, prodotto apprezzato anche al di fuori dei confini regionali. Si tratta della classica polenta accompagnata da burro fuso e fontina, un altro prodotto locale DOP. Infatti bisogna tenere a mente che le ricette della Valle d’Aosta sono molto caloriche e nutrienti proprio per il clima e le condizioni di vita della popolazione locale, che doveva lavorare duramente e a basse temperature. Di conseguenza necessitava di piatti ricchi, semplici e veloci da preparare.
Procedimento:
Una volta preparata la polenta si taglia la fontina ed il burro a dadini. Quindi si dispone uno strato di polenta sul fondo di una terrina e lo si ricopre con uno di formaggio. Si continua alternando fino a terminare con l’ultimo strato di fontina, sul quale si versa il burro fuso sfrigolante. Si serve la polenta concia calda dopo averla cotta in forno per 10 minuti e la si accompagna con l’Enfer d’Arvier.
Chi di voi non ha l’acquolina in bocca? Allora cosa aspettate? Invitate i vostri amici e sorprendeteli con una cena valdostana!
Buon appetito!
Scopri come realizzare bastoncini di zucchine panati al forno con pangrattato, farina e parmigiano. Croccanti…
Come conservare gli alimenti - Antiche ricette Italiane. Dopo la scoperta di questo meraviglioso libro “Il vero…
Fra le tante eccellenze artigianali e gastronomiche dei piccoli produttori del nostro Paese, merita di essere segnalato…
Un bicchiere di vino rosso, simbolo indiscusso della dieta mediterranea, è spesso associato a un buon vivere che unisce…
Conosci la Portulaca? Portulaca (Portulaca Oleracea), appartiene alla famiglia delle Portulacaceae, il nome botanico latino…
Arriva Pasquetta! Quale occasione migliore per gustare Panini all'Olio fatti in casa? Farciti con prosciutto,…