L’uovo di Pasqua al cioccolato è una variane abbastanza recente, ma l’atto di donare uova vere decorate è una tradizione che risale al Medioevo.
Già nei tempi antichi pagani l’uovo era il simbolo della vita e della sacralità. E per Egizi, Greci e Cinesi lo scambio di uova era legato alla venuta della stagione primaverile.
In seguito il Cattolicesimo riprese la tradizione associandolo al Cristo risorto dentro uno sterile sepolcro come può essere il guscio dell’uovo che al suo interno però custodisce una vita pronta a sbocciare.
Nel Medioevo poi si diffuse l’usanza di scambiarsi uova decorate come regalo alla servitù, probabilmente nata in Germania. In origine, le uova venivano bollite avvolte con delle foglie, o insieme a dei fiori, in modo da assumere una colorazione dorata.
Ma la ricca tradizione dell’uovo decorato risale al 1883 quando l’orafo Peter Carl Fabergè venne incaricato dallo zar di preparare un dono speciale per la zarina Maria. Venne così creato il primo uovo di Fabergè, in platino smaltato di bianco, contenente al suo interno un altro uovo in oro, che conteneva a sua volta una riproduzione della corona imperiale e un pulcino d’oro. Si diffuse coì anche l’usanza del dono all’interno dell’uovo che oggi attrae tutti i bambini più dell’uovo stesso.
Nel XX secolo si andò ad affermare di più l’usanza dell’uovo di cioccolata con all’interno un dono, che vide però i suoi primi prototipi durante il regno di Luigi XIV. Ma pare che furono dei cioccolatai di Torino a creare l’idea moderna dell’uovo al cioccolato. Il cacao infatti arrivò in Italia dopo la scoperta dell’America grazie alla duchessa spagnola Caterina, moglie del duca Emanuele Filiberto di Savoia.
Negli anni ’20 del ‘900 proprio a Torino nasceva l’uovo di Pasqua. Casa Sartorio brevettò un sistema per modellare il guscio vuoto delle uova. L’introduzione della sorpresa avviene già nel 1925, prima furono animaletti in zucchero o confetti, poi regali sempre più costosi e preziosi. Già nel 1927 le uova di Pasqua di cioccolato a Torino erano di gran moda, e da allora il loro successo non si è più fermato, fino al boom del Secondo Dopoguerra.
Da qui Michele Ferrero nel 1974 creò il famoso ovetto Kinder per la gioia di tutti i bambini che, ancora oggi, possono trovare al suo interno sempre nuove sorprese e giocattoli, e per averli non devono aspettare il giorno di Pasqua!
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