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TG senza Covid? Distraiamoci con un piatto di pasta con le melanzane

Sono le 13 e accendo la tv per vedere il TG2. E’ una giornata normale non ci sono notizie straordinarie. Ci siamo abituati che o si parla di Covid 19 o le notizie interessano poco. Inoltre all’ora di pranzo non c’è nemmeno il premier Conte con i suoi DPCM. Qualche polemica maggioranza/opposizione, qualche notizia di cronaca, c’è appena un po’ di sport ( che tristezza!). Come faremo a riabituarci ad un ritmo normale, senza il bollettino delle 18 della protezione civile, senza i collegamenti da Bergamo, senza le dichiarazioni del presidente della Campania De Luca che vuole mandare i carabinieri con i lanciafiamme ad una festa di laurea, senza il “ragionateci su” del presidente del Veneto Zaia, senza la barba di Bonaccini e le mascherine da look estremo di Di Maio? Ci aspettano tempi duri?

No, spererei finalmente rosei ma…. già si ri-parla di una nuova ondata, di stato di emergenza, di DPCM! Eppure i casi di contagio sono pochi, gli ospedali e i medici sanno cosa fare, ci spiegano che siamo pronti ad una seconda ondata, siamo più edotti, più attrezzati…E allora? Viene da pensare che politici e virologi abbiamo nostalgia della tv che gli ha dato fama e riconoscibilità… E noi? Sempre meno libertà…

Ricetta Pasta con le melanzane

Melanzane a funghetto – Ingredienti

Non avevo pensato a nulla per cena, così faccio una passeggiata nell’orto e raccolgo un po’ di melanzane scegliendo quelle più cicciotte e un paio di quelle più lunghe e strette, una decina di pomodori, quelli più rossi, per fare il sugo e 4 foglie di basilico napoletano. Lavo i pomodori e li metto nell’acqua per un bollo. Quando sono pronti li scolo, li pelo e li passo. Preparo un trito di carote, cipolla e sedano e lo metto in una pentola con una noce di strutto e un cucchiaio di olio extra vergine, aspetto che il trito si imbiondisca, metto mezzo bicchiere di vino bianco, alzo il fuoco e lo faccio evaporare.

Melanzane a funghetto – Preparazione

A questo punto metto metà della passata di pomodori e la faccio andare a fuoco non troppo allegro. Mi dedico alle melanzane: dopo averle lavate tolgo la buccia su due lati in modo che le fette abbiano un piccolo bordo di buccia, le taglio a fette non troppo sottili mentre l’olio, ovviamente extra vergine, in padella arriva a temperatura. Comincio a friggere mentre tolgo dal frigo il parmigiano e il fiordilatte che taglio a fettine piccole e molto sottili. Aspetto che il sugo sia pronto e metto l’acqua per la pasta e quando bolle butto i sedani che faccio cuocere per 5/6 minuti. Li scolo in una ciotola , li condisco con il pomodoro e il parmigiano, aggiungo 2/3 foglie di basilico spezzettate a mano e faccio intiepidire. Nel frattempo le melanzane si dorano, le scolo e le metto su un piatto con la carta del pane.

Continuo ad affettare le melanzane che non possono essere fatte tutte insieme altrimenti diventano nere! Quando ho finito con le fette di melanzane taglio quelle più lunghe e strette a dadini per fare le melanzane a funghetto. Una volta pronte le condisco con un po’ di sugo e un’ombra di origano. Accendo il forno a 200°. Tutto è pronto per montare la pirofila. E’ tonda di circa 20 cm. di diametro. Metto sul fondo un cucchiaio di sugo che spargo bene, prendo la fetta di melanzana, la insaporisco nel sugo e la sistemo sul lato della pirofila in modo da rivestirla. Completo il giro, metto metà della pasta condita, sistemo il fiordilatte tagliato in modo da coprire tutta la pasta, distribuisco le melanzane a funghetto, spolvero con il parmigiano e copro con il resto dei sedani.

Schiaccio il tutto con le mani, ricopro con le melanzane, spolvero con parmigiano e il sugo ben distribuito e alla fine il basilico. Copro con un foglio di carta d’argento per non bruciare le melanzane e lascio in forno per 30/40 minuti. Tolgo la carta d’argento, alzo la temperatura e lascio per 10 minuti fino a che sopra non si dora controllandola a vista. Quando è pronta tolgo la pirofila dal forno. Dopo una decina di minuti provo a capovolgerla su un piatto tondo da portata. Non sempre mi riesce ma quando accade è una bellezza a vedersi!

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Fabrizia Cusani

Nata a Napoli si è laureata in architettura per trasferirsi a Roma nel 1970 dopo dove ha svolto l'attività di architetto urbanista e di docente di urbanistica all'Università la sapienza. Ha pubblicato saggi e libri tra cui "Roma una capitale in cerca d'autore", editor di film e fiction. Negli anni 80 ha rilevato rilanciato le edizioni del gallo, una casa editrice con forte impegno politico, una nuova esperienza che l'ha portata a cimentarsi anche con il mondo della scrittura. Negli anni 90 ha scelto di cambiare vita dedicandosi all'agricoltura fondando un'azienda agricola L’OLIVAIA specializzata nella produzione di olio extravergine.

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