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Vini rossi di Cantine Astroni: vini vulcanici

Parliamo di vini, vini vulcanici, specificamente dei vini rossi di Cantine Astroni.

Siamo alle porte degli Inferi, secondo la mitologia greca; nella terra che arde, sebbene i suoi crateri siano colmi d’acqua e le sue rive accolgano una vegetazione da paradiso perduto. L’esperienza della divinità della luce e delle tenebre aleggia in chiunque circumnavighi il Lago d’Averno e provi a guardare il mitologico specchio d’acqua. I Campi Flegrei, terra ardente di origine vulcanica, è una terra di fascino in cui si combinano tempo, poesia, bellezze naturali ed una fonte inesauribile per gli appassionati di archeologia.

Terre che trasudano storia, tradizione, mito e leggenda, ma anche terre ricche di vita, terre vulcanicheterre da vino! Quel vino che traccia il percorso di crescita di Cantine Astroni, azienda vitivinicola che ha origine e vigneti con affaccio sul cratere degli Astroni, nella omonima Riserva Naturale, e che annovera tra i suoi vini il famoso Per’e’Palummo (Piedirosso), oltre alla rinomata Falanghina. Ma ora entriamo nel vivo ed iniziamo a conoscere i vini rossi di Cantine Astroni.

Vini rossi di Cantine Astroni, vini vulcanici:

Piedirosso Campi Flegrei
Il Piedirosso è detto anche Per ‘e Palummo, perché il biotipo originale a maturazione presenta una colorazione rossa del raspo, tale da renderlo simile ad una zampa di un piccione. È un vitigno tipicamente campano, o meglio partenopeo, perché diffuso principalmente nelle aree vulcaniche della provincia di Napoli. Mr. Hervè Lorin, antiquario di vini, lo definiva così: “Perfettamente originale, totalmente dimenticato e meraviglioso decadente, non è solamente un grande vino, ma un autentico Cru nella maniera antica”.
Piedirosso, di Cantine Astroni

Si tratta di un vino vulcanico di colore rosso rubino con riflessi violacei, al naso dominano inizialmente note tostate, affumicate tipiche ed inconfondibili di tale vitigno, ma lentamente emergono anche quelle di piccoli frutti rossi selvatici che ne completano il quadro aromatico. In bocca ampio, piacevole, fresco e mediamente persistente, “giovane da bere giovane”. Per quanto concerne gli abbinamenti gastronomici il Piedirosso è ottimo con piatti allegri e poco impegnativi, si sposa bene con il coniglio in umido o alla brace, con altre carni bianche e con formaggi freschi. Bevuto leggermente freddo, si allea molto bene alla zuppa di pesce, calamari imbottiti, polipetti alla luciana, moscardini saltati in padella ed in generale alle pietanze di pesce più grasse e robuste. Per i più “esperti” ed esigenti queste le informazioni tecniche: 

Vitigno: Piedirosso 100%; Zona di produzione: Campi Flegrei; Terreno: franco – sabbioso; Sistema di allevamento: cordone speronato; Produzione per ettaro: 70-80 quintali; Periodo di vendemmia: terza decade di Ottobre; Raccolta: manuale; Tecnica prefermentativa: macerazione più o meno lunga con delestage: Fermentazione: acciaio per 2 settimane; Temperatura di fermentazione: 22° – 26° C; Affinamento: “sur lies” in acciaio per alcuni e bottiglia; Grado alcolico:12%

Lacryma Christi del Vesuvio rosso
La fama di questo meraviglioso angolo di mondo ha fatto fiorire miti e leggende: “Dio riconoscendo nel golfo di Napoli un lembo di cielo asportato da Lucifero, pianse e laddove caddero le lacrime divine sorsero le viti del Lacryma Christi“. Un vino dal colore rosso intenso, con sfumature brunastre; al naso molto complesso presenta evidenti note speziate accompagnate da profumi di liquirizia, di fieno e leggere sfumature di violetta. In bocca presentando un’ottima persistenza è vellutato e ben strutturato, fresco e connotato di naturali sensazioni retro olfattive. Si abbina molto bene agli arrosti, al pollame nobile, ai formaggi piccanti, ai peperoni imbottiti, alla parmigiana di melanzane, alla pasta condita con sughi di carne e soprattutto al famoso ragù napoletano.
Lacryma Christi del Vesuvio rosso, di Cantine Astroni
Anche per questo splendido vino vulcanico riportiamo alcune note tecniche:
Vitigno: Piedirosso, Aglianico; Zona di produzione: Agro Vesuviano; Terreno: franco – sabbioso; Sistema di allevamento: pergola bassa e cordone speronato; Produzione per ettaro: 80 quintali; Periodo di vendemmia: terza decade di Ottobre; Raccolta: manuale; Tecnica prefermentativa: macerazione più o meno lunga con delestagee; Fermentazione: acciaio per 2 settimane; Temperatura di fermentazione: 24° – 26° C; Affinamento: in acciaio e bottiglia; Grado alcolico: 12,5%

Nel prossimo articolo presenteremo altri 3 vini rossi di Cantine Astroni, precisamente: Lettere Penisola Sorrentina; Gragnano Penisola Sorrentina e Aglianico Sannio, anche questi vini sono Denominazione di Origine Protetta.

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