Cosa ci si augura per il nuovo anno? Beh, in genere abbondanza, buona sorte, salute, soldi e allegria. E dietro i cibi tradizionali del cenone di capodanno si nasconde una complessa simbologia, nata con i popoli indoeuropei che arriva fino al cristianesimo, passando per la cabala. Esistono infatti una miriade di cibi portafortuna che, secondo le usanze, vanno mangiati la sera di San Silvestro come augurio per un fantastico nuovo anno.
Vediamo, dunque, i piatti portafortuna.
La pietanza più famosa come portafortuna sono le lenticchie. Sin dai tempi dei Romani, erano considerate un buon augurio per la loro somiglianza con le monete. Non solo d mangiare ma anche da regalare in sacchettini o da appendere sotto l’albero o da utilizzare per simpatici segnaposto.
Vi siete mai chiesti perché il salvadanaio ha in genere la forma del maialino? Perché il maiale, simbolo della civiltà contadina nella quale “non si butta via nulla”, è da sempre simbolo di abbondanza e di progresso materiale. Facile da allevare e dalle carni a buon mercato, per i contadini era una vera prelibatezza. E quindi sotto con lo zampone e il cotechino.
Il riso è da sempre considerato un portafortuna non a caso viene usato nei matrimoni come buon augurio. Il risotto portafortuna con eccellenza? Quello con la melagrana.
Fin dal loro arrivo in Europa dalle Americhe, è il peperoncino è portafortuna per eccellenza. Per i Romani, e non solo, la simbologia fallica era utilizzata come augurio di fertilità, sia familiare che economica legata all’agricoltura. Da qui deriva il cornetto rosso usato come portafortuna, spesso costruiti in preziosissimo corallo rosso. Quando, nel XVI secolo, nell’Italia meridionale arrivò il peperoncino, la fortuna divenne a buon mercato. Appeso nelle case e nei negozi serviva per difendersi dal malocchio. Da qui anche l’usanza di indossare l’intimo rosso la sera di capodanno.
In Francia ce ne sono 13 tipi e qui è il portafortuna per eccellenza. Per i Romani la frutta secca era un simbolo ben augurante, soprattutto durante i matrimoni.
La tradizione di mangiare un chicco d’uva per ogni rintocco dell’orologio allo scoccare della mezzanotte è di origine spagnola. Spagna a parte, l’uva è comunque considerata tradizionalmente un simbolo d’abbondanza e di allegria.
Per la mitologia greca e romana, il melograno era la pianta sacra a Giunone e a Venere, e quindi simbolo di fertilità e ricchezza per i loro gustosi grani rossi. Perfetti nel risotto.
Per il Feng Shui cinese, il mandarino è uno dei portafortuna per eccellenza, grazie alla sua forma quasi perfettamente sferica che richiama l’infinito. Per il Capodanno cinese, non a caso, si regalano mandarini. Un simbolismo positivo, quello del mandarino e degli agrumi, presente anche nella tradizione occidentale.
Facilissimo da fare e gustoso da assaporare, il burro aromatizzato è quell'elemento fantasioso da aggiungere alle vostre…
Il mercato online dei vini e dei liquori in Italia si sta dimostrando il protagonista di una…
La combinazione di buon cibo e musica dal vivo è un'esperienza che coinvolge tutti i…
Per poter realizzare una torta di compleanno è fondamentale rispettare due requisiti: creatività e fantasia;…
In questo articolo potrei parlarvi di un posto bellissimo, Tignale sul lago di Garda, di…
Iniziare una dieta non significa privarsi completamente dei piaceri dolci, ma piuttosto scegliere con intelligenza…