Il rosmarino è sempre stato una delle piante più amate, fin dai tempi antichi. Ricco di virtù terapeutiche, si rivela ancor oggi di grande utilità per numerose patologie. Inoltre, grazie al suo aroma mediterraneo, è una delle erbe aromatiche più utilizzate per insaporire molte pietanze. Ottimo fresco, ma buono anche se essiccato perché conserva e sprigiona sui cibi il suo profumo inconfondibile. Ma oltre ad insaporire i piatti, il suo uso in cucina è consigliato anche perché favorisce la digestione dei grassi, in virtù delle spiccate proprietà digestive e dell’azione specifica a livello epatico. La pianta si conserva molto bene anche allo stato secco. Le foglioline essiccate, sminuzzate prima dell’uso, restituiscono il loro aroma. Vediamo quindi come essiccare il rosmarino in modo corretto.
E’ possibile essiccare il rosmarino principalmente in due maniere: appendendolo ad un filo e lasciarlo essiccare nel tempo, oppure con l’aiuto di un forno (o di un essiccatoio per alimenti).
Se invece preferisci conservare il rosmarino fresco, è possibile congelarlo: dopo averlo lavato ed asciugato, sigillarlo nei sacchetti di plastica per alimenti e metterlo in freezer. Una volta completamente congelato, togliere le foglie dallo stelo e conservarle in freezer dentro vasetti di vetro o di plastica con chiusura ermetica.
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