Convertito il DL 42/2021 in materia di sicurezza alimentare. Sanzione si, sanzione no!
Con legge n. 71 del 21/05/2021 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 22/05/2021) è stato convertito, con modifiche, il Decreto Legge n. 42 del 22/03/2021 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 24/03/2021) – Misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare.
Il Parlamento arriva agli ultimi giorni utili per convalidare l’operato del Governo e convertire in legge la normazione di urgenza. Ma la vicenda non è scevra di strappi, contraddizioni, ripensamenti, a cui si cerca di mettere una toppa che a volte è peggio del buco.
Cerchiamo di fare un po’ di ordine e capire come si sono evoluti i fatti.
La materia Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande è affidata alla legge n. 283 del 1962 (a sua volta modificativa del T.U. delle leggi sanitarie approvato con R.D. 27 luglio 1934, n. 1265);
la legge 283/62 ha subito alcune penetranti modifiche da parte dell’art. 18 del Decreto Legislativa n. 27 del 2 febbraio 2021 (di adeguamento al Regolamento UE 2017/625, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali); articolo 18 che ha abrogato una serie di disposizioni e in particolare gran parte della disciplina sanzionatoria prevista dalla legge 283/62, lasciando così vari settori del mercato agroalimentare senza copertura di tutela per i consumatori finali e per lo stesso mercato.
Il Governo, a pochi giorni prima della entrata in vigore del Decreto Legislativo 27/2021 (entrato in vigore il 26 marzo 2021) preso atto del vuoto normativo creato, ha approvato il 22 marzo 2021, Decreto Legge n. 42/2021 con il quale è stata repentinamente reintrodotta e ripristinata la disciplina sanzionatoria
Con la legge di conversione n. 71 del 21/05/2021 è stato ratificato con atto del Parlamento il Decreto Legge n. 42/2021.
La legge di conversione, quindi, ha definitivamente ripristinato il sistema sanzionatorio delle abrogazioni della legge 283/62, andando oltre le previsioni del Decreto Legge 42/2021 con la reintroduzione dell’istituto della “diffida amministrativa”, emendando a sua volta l’art. 1, comma 3 del Decreto Legge n. 91 del 2014 (convertito con modificazioni dalla legge 116 del 2014).
Il settore agroalimentare è posto nuovamente al centro di una serie scoordinata e imbarazzante di provvedimenti normativi. Mancanza di pianificazione, mancanza di conoscenza delle esigenze di filiera e degli effetti, un uso scriteriato della normazione di urgenza, rendono sempre più complesso e difficile adeguare l’organizzazione di impresa e pianificare l’attività.
Non è in discussione il merito dei provvedimenti normativi, ma la forma e il modo con cui questi ricadono sulla filiera che rischia di vanificare gli obiettivi preposti.
E’ necessaria una seria revisione organica della normativa, in un settore in cui si contano decine e decine di provvedimenti di normazione primaria e secondaria.
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