La tiroide è una ghiandola endocrina posizionata a livello del collo. Ha il compito di regolare il metabolismo. Inoltre, determina il flusso sanguigno diretto verso i vari organi del nostro corpo. Le cellule, grazie al sangue, ricevono ossigeno e nutrienti. A seconda dello stato di funzionamento della tiroide, ciò può avvenire in maniera più o meno rapida. Quando la tiroide non funziona al meglio, si parla di ipertiroidismo o di ipotiroidismo.
Differenza tra ipertiroidismo e ipotiroidismo
L’ipertiroidismo si manifesta quando nel sangue circola una quantità eccessiva di ormoni tiroidei. Tra i sintomi dell’ipertiroidismo troviamo:
L’ ipotiroidismo di tiroide “stanca” e di metabolismo rallentato. A causa della scarsa presenza di iodio, il volume della tiroide aumenta e si forma il gozzo. Tra i sintomi dell’ipotiroidismo troviamo:
- difficoltà a dimagrire,
- tendenza ad ingrassare,
- capelli secchi e che tendono a cadere,
- unghie fragili,
- pelle secca e ruvida,
- pallore,
- stanchezza mattutina,
- depressione problemi di memoria.
Se i sintomi presenti sono numerosi, si consiglia di rivolgersi al proprio medico e richiedere un esame specifico.
Problemi di tiroide? Ecco i cibi da mangiare e da evitare
Come abbiamo già constatato nei nostri precedenti articoli, l’alimentazione contro le patologie gioca ancora una volta un ruolo fondamentale. Se il problema è l’ipotiroidismo, infatti, potrebbe essere utile risvegliare la tiroide ricorrendo al supporto di determinati cibi. Resta comunque il fatto che la dieta da seguire in caso di problemi alla tiroide, con particolare riferimento all’ipotiroidismo, può variare da persona a persona.
Gli alimenti consigliati sono:
- Il pesce: Fornisce gli acidi grassi Omega 3 EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) essenziali per l’equilibrio ormonale e la funzionalità tiroidea.
Bilanciare gli acidi grassi Omega 3 e Omega 6 nella dieta aiuta a ridurre l’infiammazione e a supportare le funzioni neurologiche. - Il cocco: fornisce acidi grassi a catena media o MCFA (dall’inglese Medium Chain Fatty Acids) sotto forma di acido laurico, acido caprilico e acido caprico che aiutano a supportare ed accelerare il metabolismo, aumentano l’energia e combattono l’affaticamento. L’olio di cocco è uno degli alimenti base nella dieta anti-ipotiroidismo.
- Le alghe: sono tra le fonti migliori di iodio e aiutano a prevenire eventuali carenza che possono compromettere la funzione tiroidea. Nei negozi biologici troviamo le alghe Nori, Kombu, Kelp e Wakame nella loro versione essiccata, da utilizzare in piccole quantità aggiungendole a zuppe, minestre, vellutate, legumi e pesce.
- Cibi probiotici: mantengono in buona salute e in equilibrio la microflora intestinale contribuendo così a creare un ambiente sano all’interno dell’intestino. Essi sono il miso, il natto, il kombucha, l’aceto di cocco, i crauti e altri vegetali fermentati.
- Frutta e verdura: sono la base di un’alimentazione sana in quanto ricchi di vitamine e sali minerali, antiossidanti e fibre. Viste le loro proprietà benefiche, la frutta e la verdure dovrebbero costituire la quantità maggiore di alimenti che introduciamo quotidianamente.
Gli alimenti da evitare sono:
- Cibi goitrogeni o gozzigeni: sono tutti quei cibi che contengono degli antinutrienti che interferiscono con il metabolismo dello iodio e quindi inibiscono la funzionalità della tiroide.
A lungo andare questo può portare alla formazione del gozzo, cioè a un aumento di volume anomalo della ghiandola. I cibi in questione sono: cavoli, broccoli, ravanelli, cavoletti di bruxelles, cavolo nero, cavolfiore, verza, crescione e rucola. - Tra gli alimenti goitrogeni rientrano anche la soia, la lattuga, gli spinaci e il miglio.
- Farine raffinate: la farina di grano o frumento hanno un impatto negativo sui livelli ormonali e favoriscono molto l’aumento di peso.
Questi prodotti includono il pane, la pasta, i cereali e anche tutti i prodotti da forno (pizza, biscotti, crackers, grissini, merendine varie, torte, ecc.) sia che siano fatti in casa che di provenienza industriale.