Soltanto chi conosce Civita Castellana potrà confermare le note positive che questa cittadina vanta. Per citarne qualcuna, stiamo parlando del borgo più grande dell’Agro Falisco, ricco di storia e di bellezze da vedere. Inoltre, sono presenti le industrie della ceramica sanitaria più conosciute al mondo, nonché il maestoso Forte Sangallo con il Museo Nazionale dell’Agro Falisco.
Ma, in questo preciso periodo dell’anno, i cittadini spendono tutte le loro energie per l’arrivo del Carnevale. E quello Civitonico è senz’altro uno dei più divertenti del Lazio. I carri sono delle vere e proprie opere d’arte artigianale, realizzate a mano nei mesi che precedono la manifestazione. Ma, oltre ai costumi ricercatissimi, alle creazioni artistiche e a “O Puccio”, il Re del Carnevale, vi è un simbolo della tradizione culinaria Civitonica che accompagna tutto il periodo della festività: i frittelloni.
Un rito tramandato di generazione in generazione, una tradizione intramontabile, il piatto che apre le danze del Carnevale: i frittelloni sono amati dai Civitonici, tanto da ricevere dediche sotto forma di poesie, come questa scritta da Alessandro Soli, Civitonico Doc e che, con molto piacere voglio condividere con voi.
‘O frittellone
T’hanno chiamato in mille modi,
ma a Civita, dove da secoli si nato,
quarcuno sfruttanno l’occasione,
t’ha ribattezzato “Frittellone”.
Pe’ i frangesi, scommittanno San Giuseppe,
diventi scicche e te chiami crèppe.
Pe’ i romagnoli che te fanno erto,
caricato de ragù, come un cannone,
diventi un pesante cannellone.
Ma tu hai da esse fino,
‘rrotolato su co’ o pecorino.
Solo così aripiji ‘a vera denominazione,
e te presenti come un vero “frittellone”.
Poi, chi te se magna, sente quer pizzicorino
che je fa beve ar volo du’ bicchier de vino.
Sapette fa nun è facile, ce vole ‘n’arte sopraffina
pe’ mischià l’ova, l’acqua co’ a farina.
‘O segreto stà ner fatte fino, fino come ‘a pelle,
addopranno due o tre padelle.
Poi si ‘ncaciato e ‘rrotolato secondo ‘a tradizione,
che fa strillà a tutti: aò, si proprio bbono… Frittellone!
Alessandro Soli
Ha l’aspetto di una frittatina, arrotolata come un’omelette e cosparsa di pecorino grattugiato. Molto semplice e veloce da preparare, con un unico segreto: più è sottile, più è buona! Ed ora non ci resta che preparare insieme dei deliziosi frittelloni, secondo la ricetta tradizionale.
Frittelloni Ingredienti per 4 persone:
Come anticipato, non è difficile preparare i frittelloni, ma è bene conoscere alcune accortezze per rendere perfetta la loro riuscita. In una terrina sbattere le uova con il sale, l’olio e l’acqua. Aggiungere gradualmente la farina fino ad ottenere un impasto liquido e cremoso. Lasciare riposare il composto per 30 minuti. Procurarsi una padella antiaderente di circa 20 cm di diametro. Ungerla con il lardo precedentemente infilzato con una forchetta e porla sul fuoco. Quando è ben calda, versare con un mestolo l’impasto fino a formare un sottile strato, attendere qualche secondo e girare il frittellone per terminare la cottura. Ripetere l’operazione sino a terminare l’impasto.
Cospargere ogni frittellone con un abbondante strato di pecorino ed arrotolarlo delicatamente. Procedere in questo modo per tutti i frittelloni e posizionarli uno accanto all’altro, a file sovrapposte, in un vassoio.
Non credo che accada, ma se dovessero avanzare, provate ad immergerli nel brodo!
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