Come scegliere, tagliare e servire il cocomero (o anguria)
Come scegliere, tagliare e servire il cocomero (o anguria)
Cocomero o anguria? L’estate sta arrivando, e con essa dietro l’angolo si fa strada il pericolo della disidratazione. Per combatterla, oltre a bere litri e litri di acqua, the e tisane, buttatevi sui meloni e le angurie, frutta di stagione e pure squisita.
Qualche curiosita sul nome, si dice cocomero o anguria?
Il nome cocomero, prevalente in Italia centrale, deriva dal latino cucumis, “cetriolo”.
Il nome anguria, comune in Italia settentrionale e in Sardegna, deriva invece dal greco tardo “cetriolo selvatico”.
Entrambe oggi comunemente usati su tutto il territorio nazionale, ma il suo vero nome scientifico è Citrullus lanatus ed è una pianta della famiglia Cucurbitacee, originariamente proveniente dall’Africa tropicale.
Ma quanti di voi prima di acquistare un cocomero si è domandado quale prendo? E poi una volta acquistato quante volte ci siamo chiesti se esiste un metodo migliore di tagliarlo e servirlo a tavola?
Scopriamo insieme qualche trucco per scegliere, tagliare e servire una buona fetta di anguria fresca.
Come scegliere il cocomero perfetto
Ma come scegliere una buona anguria? Per evitare di comperarle “troppo mature” vi diamo alcune dritte per sceglierli al meglio.
Per iniziare controllate sempre l’aspetto esterno, il frutto deve essere consistente, simmetrico e privo di ammaccature o “cicatrici”.
Soppesatela, perché i cocomeri maturi hanno più acqua e quindi sono più pesanti.
Cercate il punto dove poggiava sul terreno durante la maturazione: deve essere di un colore giallo crema, mentre se è bianco o verdastro significa che probabilmente è stata raccolta troppo presto e quindi non è sufficientemente maturo.
Un cocomero perfetto e maturo dovrebbe essere verde scuro e opaco, piuttosto che brillante. Un cocomero con una buccia lucida solitamente è acerbo.
Ascoltate il suono con la mano, uesta tecnica può essere un po’ difficile da imparare, ma molti amanti del cocomero vi ripongono una fiducia totale. Colpisci il cocomero con le nocche della mano in modo deciso e ascolta il suono che produce. Per un cocomero maturo , stai cercando un suono pieno e sordo. Al contrario, un suono tenue e sonoro non va bene, in quanto indica che il cocomero non è maturo.
Per un cocomero già tagliato, ci sono degli aspetti da considerare. Scegli le parti che presentano una polpa rosso brillante e semi di colore nero o marrone scuro. Le parti con venature bianche e molti semi bianchi sono invece da evitare. Dovresti anche evitare le parti che presentano una polpa secca o farinosa, o che hanno la polpa è separata dai semi.
Come tagliare l’anguria
Semplifichiamo la vita ai nostri ospiti tagliando l’anguria prima di portarla in tavola.
Tagliamo la calotta alle estremità, che intanto è già bella da servire per mangiarla con un cucchiaino!
Comunque procediamo a tagliare una grossa fetta dell’anguria, diciamo un terzo, dipende poi da quanto è grande! Dobbiamo ottenere una fetta rotonda e alta almeno una decina di cm.
Poggiamo la nostra fetta rotonda e togliamo tutta la buccia. Il modo più semplice è infilare il coltello tra la buccia e l’anguria e girare tutt’intorno.
Presentare il cocomero già tagliato
Una volta ottenuta la polpa la tagliamo a fette prima in un senso poi nell’altro in modo da ottenere dei bei pezzettoni da servire su un piatto! Possiamo procedere così con il resto dell’anguria.
Liberate la vostra fantasia per creare composizioni diverse con i pezzi i anguria, aggiungendo altri pezzi di frutta di stagione per creare composizioni colorate e fresche da mangiare in compagnia.
Continuate a seguirci, nei prossimi articoli vi spiegheremo come non sprecare nulla del cocomero, dai semi alle bucce per creare nuove ricette fresche e squisite.
Digital strategist e SEO senior, sono una buona forchetta ed amo sia la cucina ricercata che il trash food, in poche parole, un onnivoro nerd ma di classe :) . Adoro i mezzi di informazione, i video game, i codici, le nuove tecnologie e le buone strategie. Felice del mio lavoro e sereno nella vita devo gran parte di tutto ciò alla mia compagna Lia ed al mio unico e vero capolavoro, Flavia.