La mozzarella è il formaggio fresco italiano per antonomasia. Gli italiani (e non solo, è il formaggio italiano più diffuso al mondo) la adorano, la acquistano e la consumano molto spesso.
Tutti pensano anche di conoscerla a fondo. Ma è davvero così?
Anche se oggi può essere prodotta in molte parti del mondo, quella fatta in Italia resta il punto di riferimento indiscusso per qualità, sapore e tipicità. Così come gli italiani sono considerati i maggiori esperti e i migliori consumatori di mozzarella.
La Mozzarella è l’unico formaggio italiano a cui l’Unione Europea ha concesso la Stg (Specialità tradizionale garantita) e uno dei 7 prodotti caseari europei ad avere ottenuto questo riconoscimento. Per poter vendere la propria mozzarella con il logo Stg le aziende produttrici devono realizzarla secondo la “ricetta” e il metodo depositati a Bruxelles e nelle forme consentite, ossia tonda, a treccia o sferica.
La mozzarella è un formaggio eccezionale ma delicato, che va trattato con cura sennò perde le sue caratteristiche di freschezza e di sapore. Molto dipende dalla catena del freddo. Gli sbalzi termici, infatti, non solo influenzano negativamente la conservabilità della mozzarella, ma incidono anche sul sapore, sul profumo e perfino sul suo peso. Quando viene conservata a temperature troppo alte, la mozzarella tende a perdere acqua, che finisce nel liquido di governo. Si tratta però di una perdita di peso apparente, che riguarda solo l’acqua e quindi non intacca i preziosi nutrienti della mozzarella. Nessun rischio neppure per il consumatore, visto che il peso all’origine della mozzarella è certificato da innumerevoli controlli e da una severa normativa merceologica, alle quali le industrie devono obbligatoriamente assoggettarsi, nell’interesse dei consumatori.
La mozzarella è talmente amata e richiesta, per cui una famosa compagnia di navi da crociere ha impiantato su alcune delle sue navi un mini caseificio per produrle fresche ogni giorno. Così i passeggeri in vacanza possono gustare ogni giorno le mozzarelle appena fatte dai casari di bordo in tante stuzzicanti versioni, dal fiordilatte alla sfoglia. Non solo: queste mozzarelle di giornata prodotte in alto mare finiscono anche sulle pizze e nei menu speciali serviti dalle pizzeria di bordo.
La legge italiana stabilisce che la mozzarella fresca debba essere commercializzata solo già confezionata all’origine e quindi vieta di vendere mozzarelle sfuse, fatta eccezione per gli spacci aziendali.
Mai provata la mozzarella con la frutta fresca? I bocconcini sono una delizia con le fragole, la classica “palla” tagliata a fettine si accompagna bene con il pompelmo e il fiordilatte diventa ancora più fresco abbinato a insalata verde e kiwi a fette. Per un aperitivo o un dessert sano e scenografico si può puntare sugli spiedini realizzati alternando le mozzarelline con more, cubetti di pesca e di melone, e acini di uva.
Pulire i fagiolini ed il songino. Bollire gli scampi in acqua abbondante e scolare non appena riprende il bollore, togliere quindi dal fuoco per 4-5 minuti prima di cominciare a pulirli.
Tagliare l’anguria ed il melone a cubetti, togliere l’acqua in eccesso e lasciarli riposare in frigo. Condire il songino con olio, sale, pepe, limone ed erba cipollina.
Bollire i fagiolini in abbondante acqua salata e scolarli al dente dopo 20 minuti. Quindi aggiungere al songino il melone, l’anguria, i bocconcini, i fagiolini e gli scampi e servite!
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