La melanzana appartiene alla famiglia delle Solanaceae ed è un frutto, bacca carnosa con polpa bianchiccia e spugnosa con i semi bianchi o gialli schiacciati.
Il nome del frutto riporta alla mela insana, cioè cattiva, nel senso che non si mangia cruda. E’ stato Linneo a ribattezzarla “mela cattiva”, mentre il medico arabo Abu Alt el Hosein, conosciuto come Avicenna, affermava che la melanzana poteva provocare malattie della pelle e addirittura attacchi epilettici. Per giungere a un importante botanico, Fucsio, che invitò ad aver cura della propria salute e a spaventarsi solo a pronunciarne il nome. La fortuna della melanzana inizia in Francia dove il famoso botanico Dalechamp dichiara la proprietà afrodisiaca dell’ortaggio, tanto che nel Settecento in Francia venne considerata “pomo d’amore” e divenne ricercata e richiesta.
Molte le varietà delle melanzane: a forma allungata, tonda, ovale. Il colore può spostarsi dal viola intenso per sconfinare nel lilla chiaro. Tra le varietà citiamo: la violetta palermitana, la rossa tonda (DOP) e la melanzana bianca; la tonda fiorentina, la melanzana di Murcia,
La raccolta inizia a giugno e termina a ottobre. Necessita di climi miti con una temperatura superiore ai 12°. Il terremo migliore è quello ben drenato e fertile.
La melanzana è stata importata dagli Arabi partendo dall’India nel 1500, in Medio oriente, nelle colonie europee, e per ultimo nel Mediterraneo.
L’Italia è il primo produttore di melanzane in Europa seguito da Spagna e Romania. Nel mondo i maggiori produttori sono Cina, India, Iran.
La melanzana è ricca di minerali, potassio, fosforo e magnesio. Contengono in buona quantità le vitamine A, del gruppo B, C, K e J. Ha un basso contenuto di grassi, proteine e zuccheri.
Le melanzane sono ricche di acqua, fattore depurativo e valido in caso di ritenzione urinaria. E’ consigliata in caso di gotta e arterioschletosi. Ricche di fibre, sono adatte nelle diete e nel sovrappeso. In effetti 100 g di melanzane contengono 18 cal.
Le melanzane stimolano la produzione di bile e facilitano il controllo dei livelli di colesterolo nel sangue. Sono ricche di antiossidanti, come del resto ivegetali di colore viola.
Per le gengive infiammate è bene appoggiare una fetta fin quando non risulti riscaldata. Per le emorroidi è consigliabile realizzare un cataplasma di foglie o polpa ridotte in poltiglia e applicare due volte al dì.
La melanzana viene cucinata fritta, cotta al forno o grigliata Cotta consente di rimuovere il gusto amaro che la caratterizza e che in parte viene tolto mettendola sotto sale. In questo caso usare il sale grosso e tenere a spurgare sotto un peso per eliminare il liquido vegetale. La verdura diventerà più digeribile e il suo sapore verrà evidenziato. Assorbe molto bene i grassi alimentari, in particolare l’olio, ed è, quindi, ottima per raggiungere pietanze appetitose e saporite.
Tra le ricette che adottano come base la melanzana, non possiamo non nominare la parmigiana di melanzane, le ricette siciliane con la pasta alla Norma e la caponata. All’estero note sono la moussaka greca, le cotolette alla provenzale, che ci ricordano Dumas, sofisticato buongustaio, e le melanzane dell’Avignonese.
Per eliminare l’amaro alle melanzane, prima di procedere alla cottura, vanno tagliate a fette, poste in uno scolapasta e salate con sale grosso. Posare sopra un peso per un paio d’ore. Premere con delicatezza per eliminare il liquido di vegetazione. Lasciarle asciugare su un canovaccio.
Ingredienti per quattro persone
Lasciate cuocere in una padella con l’olio e a fuoco moderato, i pomodori pelati lavati e tagliati a pezzi, Aggiungete l’aglio, prezzemolo e peperoncino tritati. Quando la salsa si sarà ristretta, spolverate di origano, mischiate e toglietela dal fuoco.
A parte lavate le melanzane, asciugatele, sbucciatele, tagliatele a fette alte 1 cm. Ponetele in uno scolapasta, salate e lasciate scolare il liquido di vegetazione, trascorsa un paio d’ore asciugatele e friggetele in abbondante olio caldo. Scolatele e appoggiatele su carta da cucina per eliminare l’olio in eccesso. Salate.
Appoggiate su ogni fetta di melanzana un pezzo di fontina, arrotolate fino a formare l’involtino, che fermerete con uno stecchino, e continuate così fino a terminare gli ingredienti. In una teglia da forno mettete il burro fuso, adagiate gli involtini e lasciate mantecare nel forno caldo a 200° per ½ ora. Servite.
Filastrocca
Tre carretti
C’era una volta un paggio
che tirava tre carretti:
un carretto era pieno di vino,
un carretto pieno di pane,
e uno di melanzane.
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