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Vini da seduzione e San Valentino, una coppia di fatto.

Vini da seduzione e San Valentino, una coppia di fatto.

Mi è sembrato assurdo poter trascendere da un momento come questo, quindi ho sentimentalmente avuto il bisogno impellente di scrivere a proposito di vini e di San Valentino. Insomma. Tutti e due hanno un’origine incerta, tutti e due sono legati alla religione e tutti e due sono correlati all’amore. Ecco dunque che essi sono di fatto una coppia. O una coppia di fatto!

Il vino si sa è una delle più antiche e funzionali armi di seduzione. Dà calore, accende la passione e, per quelli come me che assomigliano a Matthew McConaughey solo nell’unghia dell’alluce sinistro, il vino aiuta molto: annebbia la vista di lei e ci rende belli come su una foto di Ken Rosenthal.

Matthew McConaughey agli Oscar 2014. Foto da web
Vini da seduzione e San Valentino, una coppia di fatto.

Certo non tutti i vini s’adattano alla festa di San Valentino. Che so, quelli rigidi e severi; quelli austeri; quelli così chiusi che si farebbe prima a disvelare un intero convento di monache di clausura. Ecco, questi – sicuramente grandi vini che in molti casi qualcuno (io no) può definire da meditazione -, non sono adatti! A San Valentino servono vini da seduzione. Sono vini dalla prerogativa peculiare, perché, oltre alla briosità e alla dolcezza, si fregiano di piacere senza monopolizzare l’attenzione. Perché poi il focus dovrebbe essere su altro. Insomma a San Valentino è d’uopo stappare quei vini distrattamente buoni, quelli che seguono la didascalia apri-bevi-godi. Quelli sì, saranno una perfetta coppia di fatto. Ma se per questa sera è meglio allontanare dal cavatappi i vari Barolo, Barbaresco, Amarone e Brunello, la domanda focale diventa: “che ce bevemo?”.

“Seen and not seen” foto di Ken Rosenthal, maestro dell’effetto sfocato. Credit: da web

Dipende. La scelta della bottiglia segue generalmente l’abbinamento con il cibo, ma.
Visto che saremo distratti dall’ebbrezza della passione.
Visto che saremo magnetizzati da sguardi di seduzione.
Visto che, per dirla con le parole di Totò, giocheremo a “Non mi guardi con quegli occhiacci…Lei con quegli occhi mi spoglia…Spogliatoio!”.
Visto che il menù sarà solo una cornice. Il vino questa volta lo abbiniamo alla coppia.

Vini da seduzione per le coppie di san Valentino. Scena dal film “Sabrina”. Foto da web
E allora via agli abbinamenti!

Fidanzatini. Che abbiano diciotto o settant’anni, questa categoria è quella con più verve ad effetto caustico. Sono quelli al massimo livello di intensità, per i quali la cena di San Valentino durerà relativamente poco. La passione qui farà da volano e all’abbinamento gastronomico si rivolgerà un bel chissenefrega. Il vino della serata dovrà essere quindi leggero nel grado alcoolico, per non inibire il dopo; brioso e con la possibilità di essere bevuto senza impegno, ma con grande piacere. Un buon Lambrusco quindi, magari Grasparossa per le coppie più giovani, dotato di frutto e carattere, giocato su tannino e morbidezza.

Un Lettere Doc invece per i giovani settantenni. Il Lettere, con una creola di uvaggio come Piedirosso, Aglianico, Sciascinoso, e altri come Sauca, Castagnara, Suppezza, Surbegna, S.Antonina, è il fratello meno conosciuto del Gragnano, che a sua volta è il cugino sfigato del Lambrusco di cui sopra. Il Lettere è spumoso e fruttuoso, ma più snello e meno incisivo. Dotato di piacevolezza garbata, senza quell’esuberante invadenza dei giovani, mantiene la sua snellezza contadina.

I nostri consigli:

Fontana dei Boschi Emilia Lambrusco di Vittorio Graziano – Castelvetro di Modena
Lettere 2010 Penisola Sorrentina doc di Grotta Del Sole – Campania

Il Lambrusco di Vittorio Graziano, produttore “naturale”di Castelvetro, Modena. Foto: Intravino
Vini da seduzione e San Valentino, una coppia di fatto.

I Convenzionali. Composta lei, compassato lui; spesso con due figli, che hanno un vero e proprio effetto estintore su un fiammifero per ciò che concerne la passionalità. La sera di San Valentino è per queste coppie una vera fuitina, spesso travolta da una misurata passione. E’ questo quindi il caso di godersi un vino più importante come lo Champagne, che si sa, è quasi liturgia in questa serata. Importante: la bottiglia non va finita, oppure dovrete ordinarne un’altra da portare in camera. Con un must have: lasciate i bambini dalla nonna!
I nostri consigli: Champagne Krug Grande Cuvée – Reims, Champagne


Gli Alternive radical chic. Sono i sempre eversivi e quindi mai inquadrati. Quelli del chissenestrafrega di San Valentino, che è una festa consumistica inventata dalla società capitalista che ci vorrebbe tutti inquadrati e in divisa. Poi sono quelli con l’impiego in banca che prenotano il tavolo la sera stessa alle 20:30. Con buona coscienza progressista, consumeranno tartine al Roquefort e berranno solo ed unicamente biodinamico da vitigni autoctoni, che una volta nel calice sarà in grado di parlare con un’intercalare strettamente legato al territorio. Continueranno con intellettualità a discernere di politica, teatro e dei problemi degli afroamericani; il tutto con moderata annoiatezza.

I nostri consigli: Coulée De Serrant di Nicolas Joly

I tre vini della Coulée de Serrant di Nicolas Joly, padre della biodinamica in Europa. Foto: Nicolas Joly
Vini da seduzione e San Valentino, una coppia di fatto.

I sempre insieme. Sono fidanzati dalla quinta elementare e non si sono più lasciati (ufficialmente). Hanno festeggiato dalle nozze di cotone a quelle d’oro e sono ormai prossimi allo smeraldo. Più che una coppia, un blocco di granito: nulla può scalfirli. Ogni cambiamento è un trauma. Festeggiano San Valentino tutti gli anni, costantemente, allo stesso modo e nello stesso ristorante. Ordinano irrimediabilmente le stesse portate, esattamente come comprano la settimana enigmistica. Prima di ordinare una bottiglia devono averla vista recensita almeno su Bibenda e Wine Spectator.

Probabilmente la scelta più consona per questa coppia sarebbe un vino dolce passito, un Torcolato di Breganze. È il frutto eletto dell’uva Vespaiola, un vinsanto del nord che nasce tra i fiumi Brenta e Astico. Il nome Torcolato deriva proprio dalla tecnica di appassimento: attorcigliato attorno a delle travi. Questo vino del vicentino sarà il giusto motivatore per questa coppia. Non solo per gli zuccheri, che apporteranno le calorie necessarie al dopocena (la famosa “botta di vita”), ma anche perché questo vino si abbina bene ai formaggi stagionati. Che si sa, danno un grande sprint all’eros.

I nostri consigli: Breganze Doc Torcolato Iomazzucato – Breganze (Vicenza)

Il Torcolato di Breganze (VI), prodotto dalla cantina Iomazzucato. Foto: Cantina Iomazzucato

In chiusura di questo excursus sui vini da seduzione e San Valentino, vista la necessità sempre più fuorviante di inquadrature sul tema, mi piaceva lasciarvi con un mio pensiero: “L’amore non ha una “normalità” a cui attenersi, ma solo un’unicità da conservare”.
Di Raffaele Marini

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