Consigli e curiositàIl caffè fa passare o fa venire il mal di testa?

Il caffè fa passare o fa venire il mal di testa?

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Il rimedio della nonna per il mal di testa? Una tazzina di caffè! Questo è quello che spesso si sente dire, che il caffè o una bevanda a base di caffeina possono aiutare a far passare il mal di testa. Di recente, però, gli esperti della University of Vermont College of Medicine di Burlington (Usa) hanno dimostrato che uno dei sintomi dell’astinenza da caffeina spesso è proprio il mal di testa e chi ne soffre beve una tazzina dopo l’altra per farselo passare. Si potrebbe dire che è un circolo vizioso.

Ma quindi il caffè fa passare il mal di testa o no?

caffè mal di testa
caffè (http://m.dagospia.com)

Questo rimedio popolare ha in effetti un fondo di verità, perché il caffè, grazie al suo potere vasocostrittore, ha un effetto lievemente analgesico. Non ha una delle componenti di molti farmaci contro il mal di testa è proprio la caffeina. In particolare, a dosaggi superiori a 200 mg, la caffeina ha un modesto effetto analgesico soprattutto sulle cefalee di tipo tensivo. Una cefalea dove è riconosciuto che la caffeina svolge un’azione efficace è la ‘cefalea ipnica’, un mal di testa che si presenta nelle persone anziane e si manifesta soltanto durante la notte.

Il rovescio della medaglia

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Al tempo stesso però il caffè può portare alla dipendenza e al mal di testa cronico provocando sintomi da astinenza come se si trattasse di sostanze psicotrope. La comparsa del mal di testa può essere uno dei sintomi dell’astinenza da caffeina e, quindi, nelle persone soggette, si instaura un circolo vizioso dove il consumo di caffeina è sostenuto dalla paura dell’insorgenza della cefalea.

Questi sono i risultati illustrati dagli esperti di Burlington, che evidenziano come questa sostanza eserciti un’azione definita farmacologica e che, a seconda del dosaggio e del tempo d’azione, può alleviare o, al contrario, aggravare il mal di testa. L’astinenza da caffeina, comunque, non colpisce tutti allo stesso modo. Gli studi più recenti indicano che nel 50 per cento circa delle persone abituate a bere caffè, i sintomi dell’astinenza caffeinica sono più forti per motivi di predisposizione genetica.






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