Come nascono le buone birre artigianali e quali sono gli ingredienti base? E le differenze tra le birre artigianali e quelle commerciali? La birra è una delle bevande alcoliche dalla storia più antica, almeno tanto quanto il vino. Tradizionalmente, il vino è maggiormente consumato e prodotto nei paesi con clima caldo, dove la vite può essere coltivata con successo. La birra invece è da sempre più diffusa nei paesi nordici, ma negli ultimi anni c’è stata un’ inversione di tendenza. Infatti anche in Italia, Paese noto per la produzione di vini eccellenti, si sono andati moltiplicando, dagli anni novanta in poi, i birrifici artigianali.
Birre artigianali ingredienti base
Ciò che prevalentemente distingue una birra del supermercato da birre artigianali è la pastorizzazione. La pastorizzazione è un processo che serve per consentire a questa bevanda di durare più a lungo nel tempo, e quindi di poter essere commercializzata in tutto il mondo. Allo stesso tempo però la pastorizzazione toglie alcune caratteristiche organolettiche alla birra, e quindi ne diminuisce la bontà del sapore. Le birre artigianali dunque hanno odore e aroma molto più intensi; inoltre spesso viene realizzata usando ingredienti locali, o a chilometro zero.
Agli ingredienti tradizionali (malto e luppolo) se ne aggiungono degli altri, oppure si usa una particolare miscela di cereali, in modo tale che ogni etichetta abbia una sua identità e un suo aroma inconfondibile. Il primo segreto per sapere come nasce una buona birra artigianale, dunque, consiste nel procurarsi degli ingredienti di alta qualità. In Italia per aromatizzare questa bevanda si usano moltissimi ingredienti aggiuntivi, ad esempio le castagne, che sono tipiche del nostro Paese e conferiscono alla birra un gusto molto facilmente riconoscibile.
La procedura per realizzare birre artigianali non è particolarmente complessa: volendo si può fare anche in casa, visto che in commercio esistono dei kit già pronti. Ma, ovviamente, quando si decide di aprire birrifici artigianali, bisogna essere più che dei semplici dilettanti, per trasformare una passione in un vero e proprio lavoro.
L’ acqua che si usa per realizzare la birra potrebbe sembrare un dettaglio trascurabile, ma non lo è. Più è buona e leggera l’acqua che viene usata, più la birra avrà un sapore migliore.
I cereali tra i quali si può scegliere sono tanti e diversi: orzo, avena, ma anche cereali coltivati localmente. Un altro elemento fondamentale per realizzare una buona birra è, infatti, la fantasia. Al fine di dare ai consumatori una scelta il più vasta possibile, chi decide di dedicarsi alla produzione di questa bevanda deve fare in modo che essa abbia una peculiarità tale da farla preferire alle altre. Al giorno d’ oggi, infatti, è stato ampiamente superato il tradizionale abbinamento birra e pizza. Al pari del vino, anche la birra può accompagnare i pasti principali, e per ogni diversa tipologia esiste una pietanza ideale.
Come nasce una buona birra? Bisogna decidere se si vuole dare vita ad una lager, che è la classica bevanda chiara; oppure si possono realizzare birre doppio malto o le cosiddette ale, che sono birre scure molto dense tipiche dei Paesi anglosassoni.
Da non trascurare è anche l’imbottigliamento e poi la scelta del bicchiere giusto. La birra artigianale, come si diceva, è una bevanda viva: essenziale per la conservazione esatta del suo sapore è la presenza della schiuma in superficie. Quindi anche nel momento in cui viene spillata è necessario seguire delle procedure ben definite, così come al momento dell’imbottigliamento.
Una birra artigianale può essere apprezzata anche da chi tradizionalmente non ama questo tipo di bevanda poiché è assolutamente genuina e presenta caratteristiche uniche. Se realizzata nel modo giusto, è infatti un prodotto che non presenta nè coloranti nè conservanti e restituisce intatto il sapore degli ingredienti che vengono usati per la sua preparazione.