L’immagine di copertina è di Salvatore di Meo. L’artista Di Meo ha accompagnato, in questi anni, il cuoco. Il cuoco deve ben conoscere la materia di cui tratta e rispettarne la sostanza. Ora non mi riferisco solo all’estetica dell’impiattamento, ma alla costruzione di un’immagine nel piatto che utilizza le materie animali e vegetali, senza snaturarle.
Da qui credo nasca l’esigenza per Salvatore Di Meo di uscire dalla luna del piatto. Ha cominciato a dipingere fondali di cartone, già immaginando di contaminare il disegno materico e immaginario con fondali reali (il mare, la solfatara, il lago), nei quali poi mettere la “natura in posa” fotografando i suoi ingredienti (uno scorfano, la pasta, i vegetali).
Salvatore Di Meo
Salvatore Di Meo è uno degli chef italiani più rinomati del panorama internazionale. Muovendo i primi passi dalla cucina mediterranea, ben radicata nelle sue tradizioni napoletane. Affina la sua arte di cuoco con molteplici esperienze internazionali, acquisendo un proprio equilibrio tra tradizione e innovazione, in una ricerca continua di nuovi sapori, tenendo sempre vivo il suo passato.
L’arte ai fornelli di Salvatore Di Meo parte da La Misenetta, ristorante di famiglia a Bacoli (NA). È poi chef gestore dello Yacht Club Costa Smeralda dal 1996 al 2003. Infine, nel suo ristorante La Cucina del Sole a Porto Cervo (SS). Ha servito negli anni personalità di spicco come l’ex Re Edoardo VIII e sua moglie Wallis Simpson, il Principe Alberto di Monaco, Carlo e Camilla di Borbone delle due Sicilie, Juan Carlos I di Spagna, Filippo VI attuale Re di Spagna e sua altezza Karim Aga Khan. Nel 1994 è stato lo chef responsabile per il G7 a Napoli. È autore del libro Le Ricette del Sole edito da Mondadori. In alcune occasioni riesce ad unire la cucina con un’altra passione, la pittura: organizza mostre e quando la location lo consente cucina dal vivo uno dei suoi piatti dipinti su tela.