Prepariamo insieme un dolce, dolcissimo fine pasto: Yogurt greco con “staffili tou coutaliou” che significa con uva al cucchiaio.
Nelle calde serate estive greche, dopo aver spizzicato tanti piccoli, deliziosi bocconcini, a fine cena, o che siamo ospiti in qualche abitazione privata o che siamo in qualche taverna, il padrone di casa ci porta per finire un “glikò” del posto che chiude in dolcezza accompagnato dal suono del bouzouki e dal più stellato dei cieli.
E’ così che si suggella l’ospitalità in qualche anfratto di Grecia rimasto ancora vergine alla globalizzazione.
Questo grande mostro dell’economia che tutto ingloba, che non segna più le differenze, che ci fa tutti figli della Madre Terra, ha cancellato definitivamente i “tratti somatici” dei Popoli, riducendoci tutti a robot prefigurati e identici, privati e strappati alla tradizione.
Eppure in qualche taverna dove lo “chef” è una vecchia kiria che cucina solo quello che sa fare, si apprezzano i vecchi cibi di una volta e si scoprono sapori mai più gustati che sanno di storia ,di amore, di ospitalità.
Vi ricordate Mediterraneo? Aldilà della guerra, che cosa abbraccia i nostri soldati lontani dall’Italia? Il calore delle piccole cose buone, il senso dell’ospitalità, la musica, il cielo.
Dolce fine pasto: Yogurt greco con “staffili tou coutaliou”
Provate a gustare questo dolce fine pasto e lasciatevi portare dal sapore verso altri lidi, reali o immaginari che siano. Occorre innanzitutto un ottimo yogurt greco (evitiamo, per una volta, quello magro) e proviamo a fare l’uva (questa è la stagione giusta) al cucchiaio.
Yogurt greco con “staffili tou coutaliou” ingredienti
- 1 Kg di Uva Bianca Italia (questa è quella che ho usato io ma anche quella rossa va benone) o anche l’uva fragola
- 300 g di Zucchero di Canna o bianco
- 200 g di Miele di Acacia
- 200 g di Acqua
Cominciate dall’uva che richiederà 3 giorni di preparazione, non vi spaventate, sono 3 giorni è vero ma ci vogliono 10 minuti per giorno quindi via si può fare!
Lavate l’uva. In una pentola dal fondo spesso mettete il miele, lo zucchero e l’acqua e aggiungete in ultimo i chicchi d’uva, mettete sul fuoco e portate ad ebollizione. Dopo 2/3 minuti che comincia a bollire, aiutandovi con un colino togliete i chicchi d’uva e metteteli in una ciotola. Lasciate cuocere per altri 10 minuti lo sciroppo, poi versatelo sopra i chicchi d’uva che avevate tolto, lasciate raffreddare, coprite e mettete in frigorifero.
Il giorno dopo scolate i chicchi d’uva e rimettete lo sciroppo sul fuoco per altri 10 minuti (solo lo sciroppo, i chicchi d’uva lasciateli nella ciotola), trascorso questo tempo versate nuovamente lo sciroppo sull’uva, lasciate raffreddate coprite e conservate in frigorifero.
Il terzo giorno rimettete lo sciroppo a scaldare sul fuoco per altri 10 minuti, nel frattempo mettete i chicchi d’uva in barattoli che avrete precedentemente sterilizzato, quando lo sciroppo sarà pronto dividetelo tra i barattoli che avrete preparato, chiudete, avvolgete i barattoli in uno strofinaccio e metteteli i una pentola pulita con acqua fredda, portate ad ebollizione e fate bollire per circa 15 minuti, spegnete e lasciate raffreddare, ora potete mettere l’uva in dispensa per molto tempo o, se aperta, va conservata in frigorifero.
Questo dolce al cucchiaio si può fare con tutti i tipi di frutta e anche con le carote, ma io lo preferisco con l’uva o con le ciliegie.
Ad ogni modo fatta la conserva, si mette lo yogurt in un piatto o in una ciotola e poi si versa la confettura sopra.
Provare per credere: una vera bontà!
Leggi anche
Linguine alla cicala greca
Spaghetti di San Giovanni
Sedano caramellato: usi e… costumi