Il mondo non è più quello di milioni di anni fa e non sarà più lo stesso tra milioni di anni. Oggi i cambiamenti climatici, il riscaldamento globale, i pesticidi chimici stanno trasformando piano piano il nostro Pianeta. Le conseguenze di tutto ciò stanno arrivando ad intaccare anche la nostra quotidianità, ad esempio cambiando le nostre abitudini alimentari. Il giornale inglese The Sun ha portato avanti un’inchiesta proprio riguardo ai cibi in via di estinzione che presto spariranno dalle nostre tavole. Cosa non potremo più mangiare tra qualche anno?
Il caffè
Ahinoi, il primo della lista è proprio il tanto amato caffè. A quanto pare il riscaldamento globale sarà la causa della sua scomparsa. Le elevate temperature del terreno su cui viene coltivato hanno incrementato la nascita di funghi e pesticidi che danneggiano le coltivazioni di caffè. Gli esperti hanno stimato che già nel 2080 il caffè potrebbe essere un lontano ricordo, cambiando per sempre le nostre colazioni drasticamente.
Il miele
Il miele sarà un altro grande assente da qui a qualche anno. I responsabili sono i pesticidi e i parassiti che stanno decimando la popolazione mondiale di api. La diminuzione del numero di api di conseguenza provoca la diminuzione del miele, un alimento molto importante per l’uomo e l’ecosistema, valido aiuto per la difesa da diversi tipi di patologie.
Il cioccolato
Sulla lista nera purtroppo anche il cioccolato si aggiudica un posto. Entro il 2020 potrebbero esaurirsi le scorte di cacao. Il grande consumo di cioccolato sta esaurendo le scorte che potrebbero essere prosciugate del tutto. Basti pensare che nell’ultimo anno sono state consumate 70.000 tonnellate di cioccolato in più rispetto a quante ne sono state prodotte.
Il burro d’arachidi
Questa mancanza sarà sentita maggiormente dagli americani che dovranno fare a meno del loro amato burro d’arachidi. La siccità è la causa di tutto questo, infatti le piantagioni, che richiedono almeno 20 a 40 pollici di pioggia per sopravvivere, sono a elevato rischio di diventare in via di estinzione.
Le banane
La Malattia di Panama sta affliggendo le piantagioni di banane in tutto il mondo, ma le più colpite sono la Giordania e il Mozambico. Si rischia quindi di vedere sparire uno dei frutti più amati e nutrienti che la terra ci offre. La malattia continua a progredire perché ancora non è stata trovata una soluzione a questo morbo che sta decimando migliaia di piantagioni.
L’avocado
Anche l’avocado rischia di fare una brutta fine. Il cambiamento climatico ha provocato una grande siccità in California che ha compromesso la salute di queste piante. Ci eravamo appena abituati ad avere l’avocado sulle nostre tavole come frutto ricco di proprietà benefiche, ed ora rischia di sparire per sempre. Ne consegue anche un matematico aumento dei prezzi della frutta sempre più difficilmente reperibile.
Il prosecco
La deliziosa bevanda italiana ha avuto un grande successo in tutto mondo a tal punto che i produttori stanno facendo fatica a tenere il passo con le richieste. Più economico dello champagne ma altrettanto gustoso, il vino italiano ha spopolato soprattutto il Inghilterra. Alcuni enologi temono per una carenza globale di prosecco, meglio fare scorta finché è possibile.
Lo sciroppo d’acero
I Canadesi invece dovranno dire addio allo sciroppo d’acero vittima del riscaldamento globale. L’aumento delle temperature non permettono agli alberi d’acero di crescere e produrre linfa, i waffles e i pancakes ne sentiranno la mancanza.
La pancetta
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La siccità provoca danni anche all’allevamento di maiali che richiede enormi quantità d’acqua. Questa notizia infliggerà un duro colpo agli amanti del bacon, delle salsicce e del prosciutto. Gli esperti britannici affermano che una carenza di carni suine è inevitabile, e predicono che i prezzi raddoppieranno.
Il salmone
I salmoni hanno bisogno di acque fredde per riprodursi e sopravvivere. Anche loro saranno colpiti dal riscaldamento globale, sia quelli selvaggi che quelli di allevamento.