La soia fa bene o fa male? Scopri i benefici e le controindicazioni
La soia è una pianta di origine asiatica appartenente alla famiglia delle leguminacee. Al giorno d’oggi, di questo legume si usano moltissimi derivati: salsa di soia, germogli, latte di soia, farina di soia, dalla quale poi derivano altrettante varietà di prodotti alimentari. Essa riscuote grandi consensi innanzitutto tra chi vuole seguire una dieta «salutista», come quella vegana e vegetariana, per i quali è un valido sostituto della carne. Sono, quindi, stati creati «nuovi» prodotti, concepiti per essere imitazioni della carne e degli altri alimenti di origine animale e promossi da aggressive strategie di marketing.
Ma questi cibi innovativi possiedono davvero le stesse virtù positive della soia consumata dai popoli asiatici? Esaminiamo insieme le proprietà benefiche e le controindicazioni.
La soia fa bene o fa male? Scopri i benefici e le controindicazioni
Esistono diversi tipi di soia: gialla, verde, nera e rossa ed ognuna viene utilizzata in maniera diversa:
- Gialla è la meno utilizzata per via della lunga cottura che deve subire prima di essere assunta;
- Quella verde (che sarebbe la soia gialla raccolta prima della sua maturazione completa) è rinomata per il suo alto contenuto di minerali come il magnesio e la clorofilla, quest’ultima importante fonte di benessere;
- Rossa (i famosi fagioli azuki) viene utilizzata soprattutto per combattere i problemi renali;
- Infine c’è la soia nera, che dona beneficio ai reni e milza.
Le proprietà benefiche della soia
Si caratterizza per il grande apporto proteico che offre, soprattutto rispetto a quello della maggior parte degli altri legumi. I semi di questa pianta offrono circa il 36% di proteine ma anche un buon contributo di grassi (20%) soprattutto polinsaturi. Si tratta poi di un legume che dona al nostro organismo minerali fondamentali come calcio, potassio, magnesio, ferro e fosforo, vitamine A, gruppo B, C e fibre utili al benessere dell’intestino ma non solo.
Tra i benefici che offre la soia vi sono:
- Regolarità intestinale,
- Controllo della glicemia,
- Tiene a bada i valori del colesterolo,
- Previene la mineralizzazione delle ossa e previene l’osteoporosi,
- Durante la menopausa aiuta ad integrare la quantità di estrogeni che vengono a mancare,
- I fitoestrogeni della soia (isoflavoni ma anche lignani) si sono dimostrati inoltre protettivi nei confronti di alcuni tipi di tumore in particolare quello alla mammella per le donne e alla prostata per gli uomini.
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Controindicazioni della soia
La soia non ha particolari controindicazioni, purché non se ne faccia un uso sconsiderato. Il pericolo maggiore dovuto all’utilizzo di questo legume al giorno d’oggi è costituito dagli OGM, che comprende circa il 90% di tutta la soia prodotta. Per questo si consiglia di sceglierla sempre proveniente da coltivazioni biologiche. Le principali raccomandazioni sul consumo di questo legume sono:
- L’uso eccessivo (soprattutto se di natura OGM) può portare all’insorgere di allergie, vomito e, nei casi più gravi alla formazione di cellule tumorali,
- L’assunzione di soia e derivati contenenti isoflavoni è sconsigliata a chi ha sofferto di cancro ormono-dipendente (al seno o all’utero),
- In gravidanza si consiglia di consumare la soia con moderazione,
- E’ sconsigliata la somministrazione ai neonati.
A livello mondiale la dose consigliata è quella di una porzione al giorno che significa, per esempio, una tazza di latte di soia da 250 ml o uno yogurt di soia, oppure un panetto di tofu da 100 g: con un’alimentazione varia e bilanciata non ci sono rischi particolari di sovradosaggi. Per quanto riguarda invece gli integratori di Isoflavoni la dose massima consentita secondo il Ministero della Salute è di 80mg al giorno.
Vale per tutto la legge del buon senso. Una dieta bilanciata varia e completa, ricca di vegetali, che favorisce pesce (per chi non è vegano) e legumi come fonti proteiche, limita i grassi saturi e trans, gli zuccheri semplici e il sale sarà sempre il modo migliore per fare prevenzione a tavola.