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La torta Sbrisolona: un “pezzetto” di Mantova

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La torta Sbrisolona, dolce tipico di Mantova, ha per me un significato particolare, legato a dei ricordi, vi spiego il perché, come prepararla e quali possono essere gli abbinamenti per gustarla al meglio. Ma, come anticipato, perché questa torta per me è così particolare? Mi capita spessissimo di “incappare”, soprattutto se si parla di torte, dolci in generale e di vini, in quella che viene conosciuta come la Madeleine di Proust.

Mi basta davvero pochissimo, un profumo, un sapore o addirittura un colore per riportarmi nel passato, nell’attimo in cui ho vissuto quel preciso momento poi trasformato in un indelebile ricordo. Ed è proprio questo che mi accade, ogni volta che mi capita di mangiare il più famoso dolce di Mantova: la Sbrisolona.

Già dal profumo che sprigiona, vengo catapultata a Mantova, nel 2009, in quella piccola sala da tè arredata in stile Shabby Chic, con il sole che entra dalla finestra facendo capolino dalle tende color panna. La piccola tavola rotonda è apparecchiata con una deliziosa tovaglia bianca con dei piccoli ricami, la tazza e la teiera sono color lilla pallido e su di un piattino da dolce lei: la Sbrisulada, la prima torta che mi è stata servita in pezzi e non a fette.

Dal primo morso una miriade di briciole invadono il mio palato, ogni singola piccola particella esplode con il suo carico di sapori e di profumi: farina, burro, zucchero e limone si fondono alla perfezione in una piramide olfattiva e gustativa che volteggia tra naso e palato regalando un gusto, appunto, difficile da dimenticare.

Inutile dirvi che ogni volta che ho fatto tappa nella Città dei Gonzaga (spesso a dir la verità durante il mio percorso di studi!) non mancavo mai all’appuntamento con questo dolce nella piccola sala da tè, tanto è vero che la sera prima di lasciare la Città, dopo avervi passato 3 indimenticabili anni, la proprietaria del locale mi ha regalato la ricetta di questa meraviglia con l’augurio e la speranza di: “Portare sempre con me un pezzetto di Mantova”.

Quindi, quale migliore occasione di portare con me questa meraviglia e di condividerla con voi in questa mia nuova avventura qui a Mondo Mangiare!?

Prendete carta e penna che vi svelo la ricetta!

Ingredienti della torta Sbrisolona

  • 200 grammi di burro ammorbidito;
  • 200 grammi di zucchero;
  • 250 grammi di farina bianca:
  • 150 grammi di farina gialla;
  • 2 tuorli (uova di media grandezza);
  • un pizzico di sale;
  • la buccia di un limone non trattato;
  • 250 grammi di mandorle pelate più 12 mandorle con la pelle che serviranno per la decorazione

Preparazione:

Tritate grossolanamente le mandorle pelate. In una terrina amalgamate tutti gli ingredienti. Versate il composto che dovrà essere rigorosamente grumoso (sbriciolato!) in una teglia rotonda imburrata ed infarinata, decorate con le 12 mandorle con la pelle. Fate cuocere a 180 gradi per 40-45 minuti. Prima di servirla, fatela raffreddare e poi cospargetela di zucchero a velo. Per un’altra versione: Torta Sbrisolona di Gilda.

torta sbrisolona
torta sbrisolona. photo credit: ricetteperbimby.it

Un po’ di storia della torta Sbrisolona

Si narra che questa torta fosse presente a Mantova dal tempo dei Gonzaga. Viene chiamata anche torta 3 tazze (stessa quantità di farina bianca, di mais e di zucchero). Le prime versioni contenevano strutto e nocciole. Come ogni torta che si rispetti, ogni famiglia ha la propria ricetta che si tramanda da generazioni. È inserita tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali Lombardi.

Mantova, by Pixabay

Abbinamenti e consigli

Ottima per colazione o merenda servita con il tè o con del caffè. Si può servire a fine pasto “spruzzata di grappa”, con del gelato o con dello zabaione. Nell’abbinamento con il vino, raccomandati sono gli spumanti, i vini liquorosi, e quelli passiti: un connubio sicuramente riuscito è il servizio della torta accompagnata da un Recioto di Soave D.O.C.G. Non usate il coltello per tagliarla, è impossibile! Spezzettatela con le mani proprio come si usa quando viene servita nei locali Mantovani.






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