Nel corso della manifestazione TERRITORI, CULTURA E ARTE DEL VINO A PALAZZO VECCHIO in corso a Firenze (fino al 15 settembre) e nel contesto di un interessante ciclo di incontri sul vino in preparazione del G20 dell’Agricoltura 2021, realizzati dalle Donne del Vino e incorniciati nella Mostra di Elisabetta Rogai è stato presentato il libro “Donne del vino in Toscana” di Roberta Capanni e Nadia Fondelli (Edizioni C.S.S.) un libro cheindaga sull’essere donna in un mondo lavorativo da sempre ritenuto prerogativa maschile.
Le due giornaliste hanno intervistato alcune delle associate delle Donne del Vino della Toscana che, con i loro racconti, hanno permesso di dar vita ad un libro destinato non solo a chi si occupa di vino.
Cosa è cambiato nel mondo del vino che ha permesso alle donne di essere sempre più presenti e, soprattutto, quanto è cambiato davvero? Una raccolta di racconti che parla dell’approccio che la parte femminile dell’umanità ha oggi con uno degli alimenti più antichi del mondo.
Le autrici hanno raccolto i racconti che le produttrici, enologhe, sommelier, giornaliste hanno fatto della loro esperienza, delle difficoltà incontrate, della passione, del percorso formativo tra ricordi delle più grandi e l’entusiasmo delle più giovani.
La prefazione del Ernesto Di Renzo, antropologo dell’Università di Roma Tor Vergata, racconta come il vino, per sua natura, sia molto vicino all’universo femminile e come la sua produzione, fin dai tempi più antichi, abbia portato con sé la sfera del magico e l’associazione di simbologie di felicità, benessere, cultura, raffinatezza, rigenerazione, contatto con il divino.