Potere della marca
La frenesia della vita moderna lascia poco spazio alla “riflessione”, soprattutto quando si tratta di fare la spesa, scegliere e poi acquistare un “prodotto”. Bombardati come siamo da spot, banner, testimonial che “ci mettono la faccia” (poco conta se poi la perdono…), sconti ed offerte promozionali.
Il dio denaro vince su tutto, macina tutto e tutti. Mandando all’ammasso anche i cervelli più “attenti” e razionali, travolgendoli in un turbinio di informazioni, da cui spesso non si riesce a riemergere.
Il ragionamento è troppo “demagogico”? Ed allora facciamo alcuni esempi concreti:
- 1 litro di profumo di marca costa mediamente tra 1.000,00 e 3.000,00 euro;
- 1 litro di olio motore per auto costa mediamente tra 10,00 e 15,00 euro;
- 1 litro di olio extravergine di oliva costa mediamente tra 5,00 e 18,00 euro;
- 1 litro di latte costa mediamente tra 1,00 e 2,00 euro;
- 1 litro di acqua costa mediamente tra 0,20 a 0,5 euro.
Prodotti naturali e prodotti di sintesi
Man mano che cresce l’utilità del prodotto decresce il suo prezzo! Inoltre c’è la “piccolissima” differenza che i primi due prodotti sono “di sintesi”. La sintesi è l’esecuzione di una reazione chimica o di una sequenza di reazioni chimiche consecutive allo scopo di ottenere uno o più composti. Tale sequenza deve risultare riproducibile, affidabile e, se mirata alla produzione industriale, scalabile.
In parole povere, di profumo ed olio motore ne possiamo produrre quanto ne vogliamo, sempre uguale, sempre identico a se stesso. Mentre la produzione dell’olio extravergine d’oliva è legata al cultivar, all’area geografica di coltivazione, al clima di una determinata stagione, alla raccolta, alla frangitura, alla bravura del mastro oleario. Insomma da una parte un prodotto “vivo”, in cui la mano ed il “cuore” dell’uomo entra in modo sostanziale, dall’altro la riproducibilità industriale. Che però si fa pagare di più!
Discorso in parte simile per il latte. Mentre per l’acqua andrebbero fatti ragionamenti più lunghi e complessi, legati alla sempre più evidente “scarsità”.
Il paradosso
Non è paradossale? Siamo disposti a pagare un litro di olio per il motore dell’auto il doppio di quanto paghiamo un litro d’olio extra vergine d’oliva in offerta al supermercato? Pensiamoci bene, accettiamo di pagare con assoluta “tranquillità” un litro di olio che mettiamo nel motore della nostra auto più di quanto paghiamo un litro di olio che ingeriamo, mettendolo nel motore del nostro corpo. Questa cosa mi fa diventare matto.
Da domani la mia auto andrà ad olio evo, verde, brillante, buono, profumato e, sicuramente, naturale! 😉
Se non ci credete, ecco le “fonti” dei prezzi:
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