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Quali sono i migliori vini veneti

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Italia, paese di santi, poeti, navigatori e – aggiungiamo noi – grandi produttori di vini! In realtà la nostra Nazione ha una lunga tradizione e una notevole serie di primati in diversi settori: il prestigio del marchio Made in Italy è infatti riconosciuto a livello mondiale nella moda, con i nostri stilisti che sono identificati come i più rilevanti e influenti nell’indicare le nuove tendenze di quel mercato, nell’alimentazione, il cibo italiano è ovunque riconosciuto come quello più gustoso e ricco di tradizione, e anche nella produzione vinicola, con una enorme quantità di vitigni, di cantine e di vini di elevatissima qualità.

La diverse realtà vinicole italiane

All’interno della produzione italiana, si possono distinguere tantissime realtà locali che hanno una propria identità e delle caratteristiche specifiche e ben identificabili: tutto questo è dovuto soprattutto al fatto che, spostandosi anche di poche centinaia di chilometri, cambiano le condizioni morfologiche del terreno, dell’esposizione ai raggi solari, la latitudine e quindi la situazione climatica, legata anche alla vicinanza maggiore o minore al mare, e tutto questo porta ad avere vitigni e uve con caratteristiche diverse in ogni luogo. Fra questi, oggi andremo a parlarvi dei migliori vini veneti e, in particolare, di quelli proposti da Accordini Igino (ad link), una cantina che da due secoli produce vini di elevatissimo pregio ormai diffusi ben oltre i confini nazionali.

Accordini Igino

Il Veneto e la sua proposta vinicola

Il Veneto è sicuramente fra le regioni più importanti d’Italia per quanto riguarda la produzione vinicola, sia da un punto di vista di quantità e varietà che, soprattutto, da quello della qualità. Va detto che all’interno delle Regione stessa, tutti i più rilevanti vitigni da cui deriva l’importante produzione locale si trovano nella provincia di Verona. È proprio qui, ad esempio, che troviamo la Valpolicella, la zona dove è nata e si è imposta la Accordini Igino winery: e, quando si nomina la Valpolicella, il primo nome che viene in mente è sicuramente quello del celeberrimo Amarone, probabilmente il vino più noto e più diffuso dell’intera area.

L’Amarone della Valpolicella

L’Amarone della Valpolicella è un vino rosso passito secco dalla tipica colorazione rosso granato, frutto della caratteristica dei vitigni a bacca rossa delle zone di Corvina, Corvinone e Rondinella, con un sapore pieno, vellutato e caldo e con sentori di frutta matura, di amarena e di lamponi e muschio.

Il Recioto

Altro vino veneto, sempre proveniente dalla medesima zona dell’Amarone, è il Recioto: si tratta di un prodotto di eccellenza le cui uve vengono selezionate direttamente sulle piante grazie ad una prima fase di raccolta manuale volta a garantire che si tratti di uve di primissima scelta; i grappoli vengono poi posti ad appassire. Il vino viene infine fatto affinare in botti per raggiungere il prodotto desiderato: un vino rosso rubino intenso con riflessi granata, delicato e con un piacevole sentore di fiori, di mandorla e di vaniglia.

Il Valpolicella Ripasso

Il Valpolicella Ripasso può essere considerato il fratello nobile dell’Amarone. Il suo nome nasce proprio dalla tecnica utilizzata durante il processo di produzione: si effettua infatti il ripasso del vino Valpolicella sulle vinacce dell’Amarone ancora calde e, di conseguenza, ricche di zuccheri. Proprio grazie a questa procedura, e alla coincidenza della tipologia di uve, il vino ricorda il carattere deciso dell’Amarone senza perdere in morbidezza e bevibilità. Un vino pieno ed intenso con un aroma ricco e piacevolmente speziato, con note di pepe nero e marmellata di more: particolarmente adatto per accompagnare carni sia bianche che rosse, magari alla griglia, oltre che formaggi.

Il Lugana

Dopo tanti vini rossi, parliamo ora di un vino bianco di eccellenza nato nel vitigno di Lugana nella zona del Garda. Al suo caratteristico colore giallo paglierino si affianca una struttura densa e accogliente. Delicato e gradevole, presenta note di frutta esotica come l’ananas e il frutto della passione, sentori floreali e di vaniglia. Si tratta di un vino che si sposa perfettamente con gli aperitivi, i secondi piatti di carne bianca e la selvaggina, oltre che con prelibatezze quali il tartufo bianco e il caviale.


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