SIMILITUDINE: è l’influenza assimilatrice che conduce a paragonare cose con altre dai caratteri simili.
Questo che segue è un brano tratto da un romanzo di Jacques Roubaud (La belle Hortense, Éditions Ramsay, Paris, 1985, pp. 76-77 (tr. it. a cura di Eliana Vicari Fabris, La bella Ortensia, Feltrinelli, Milano, 1989, pp. 58-59):
Madame Groichant
(…) Mme Groichant était crémeuse, abondante, à haute et compliquée chevelure chocolatée, s’apparentant par bien des aspects aux innombrables éclairs, religieuses et charlottes que défournait quotidiennement et excellemment son mari ; elle était dodue comme un croissant aux amandes et lente comme la fonte d’un vacherin. Sa lenteur naturelle était encore aggravée par son incapacité arithmétique notoire, ainsi que par les exigences tumultueuses de la série des neufs petits Groichant, sortis annuellement et successivement du four conjugal avec la réussite et l’enthousiasme des célèbres puits d’amour de leur père (…).
La signora Groichant
(…) La signora Groichant era cremosa, abbondante, con un’alta e complicata chioma color cioccolato, simile sotto molti aspetti agli innumerevoli bignè, cestini alla crema e budini che sfornava quotidianamente ed eccellentemente suo marito; era grassottella come una brioche alle mandorle, lenta e lunga quanto il tempo che richiede una meringata per sciogliersi. La sua naturale lentezza era ulteriormente aggravata dalla sua proverbiale inattitudine all’aritmetica e dalle esigenze tumultuose della serie dei nove piccoli Groichant, usciti annualmente e consecutivamente dal forno coniugale con lo stesso successo e lo stesso entusiasmo delle celebri torte nuziali confezionate dal padre (…).