Street Food Centro Italia: i 5 prodotti preferiti
Il cibo da strada, o street food, in passato veniva considerato un alimento poco salutare, calorico e dallo scarso valore nutritivo e culturale. All’interno di questa categoria rientrano i cibi dei fast food (hamburger, hot dog, panini, pizza, ecc…) i junk food (cibo spazzatura), gli snack e gli spuntini dei distributori di strada.
Recentemente però le cose sono cambiate. Infatti il cibo da strada in Italia sta prendendo sempre più piede, anche in contesti di valore culturale, come sagre o festival a tema. Spesso diventa anche un veicolo per valorizzare cibi o alimenti finiti nel dimenticatoio e che ora invece sono stati recuperati. Negli ultimi anni in tutte le regioni d’Italia stanno aumentando le sagre e i festival dedicati, soprattutto nel periodo estivo e autunnale. Sembra quasi una nuova moda in cui anche gli chef più rinomati si cimentano a preparare nuove ricette dedicate allo Street Food.
Nel precedente articolo abbiamo conosciuto i 5 prodotti dello Street Food più famosi del Nord Italia. Scopriamo oggi quali sono quelli più conosciuti nel Centro Italia.
Street Food Centro Italia: Toscana.
In Toscana uno dei cibi di strada più diffusi è il lampredotto. Tipico della cucina fiorentina il cui ingrediente principale è l’abomaso, uno dei quattro stomaci dei bovini. A Firenze sono molto diffusi i “lampredottai”, i chioschi dei venditori di lampredotto. Il nome di questa preparazione deriva da quello della lampreda, la cui bocca ricorda la forma dell’abomaso. Questo viene cotto a lungo in acqua aromatizzata con sedano, cipolla, pomodoro e prezzemolo. Quindi si taglia a pezzetti e viene usato per farcire il semelle, un panino toscano salato. Spesso la parte superiore del pane viene inumidita con il brodo di cottura per rendere il sapore più intenso. La versione in umido (“in zimino”) prevede l’abbinamento con bietole o altre verdure a foglia.
Street Food Centro Italia: Umbria.
In Umbria il cibo di strada per eccellenza è la torta al testo, chiamata anche cascia, torta bianca oppure ciacca. Originaria della zona di Perugia, è composta da un impasto di farina, acqua, sale e bicarbonato. Una volta ottenuto un impasto morbido e consistente si creano dischi piatti e rotondi dello stesso diametro del testo, il piano di ghisa arroventato sul quale cuocere la pasta e spolverato con un po’ di farina. La torta al testo va bucherellata con una forchetta prima di essere cotta su entrambi i lati. Viene consumata calda condita con salumi, verdure, erbe, formaggi o carni a piacere.
Street Food Centro Italia: Lazio.
Un particolare cibo di strada tipico della città di Roma è la grattachecca. Simile alla granita e molto rinfrescante, si prepara aromatizzando il ghiaccio grattato a neve da un singolo blocco con succhi di frutta oppure uno o più sciroppi. I gusti più diffusi sono la menta, l’amarena, il limone, il cocco, il tamarindo e l’orzata. Il nome deriva da “grattare” e la parola “checca”, cioè il grosso blocco di ghiaccio che si usava in passato per tenere freschi e conservare gli alimenti.
Street Food Centro Italia: Abruzzo.
Il più gettonato e più diffuso cibo di strada abruzzese è rappresentato dagli arrosticini di pecora. E’ possibile trovarli nelle sagre che animano le estati dei borghi più caratteristici della regione. Sono il simbolo della cucina abruzzese, presenti nelle case già dall’800 e ancora oggi la preparazione degli arrosticini, o rustelli in dialetto, è la stessa. La differenza sta nella carne. Mentre prima veniva utilizzata carne di scarto, oggi vengono impiegate le migliori parti della pecora e del castrato. Vengono poi tagliate a quadrati piccolissimi e infilzate in lunghi spiedini di legno, detti cippetti in dialetto, alternando 3 pezzi di magro e 2 di grasso, necessari per renddere il rustello morbido e succoso al punto giusto. Infine viene cotto sulla “furnacella” o “rustellara”, bracere dalla forma stretta e lunga. Gli arrosticini vanno mangiati caldissimi.
Street Food Centro Italia: Marche.
Se vi trovate per le vie marchigiane, soprattutto nei pressi di Ascoli Piceno, tra i vari prodotti dello Street Food incontrerete senz’altro le famosissime olive ascolane, da gustare nella versione da passeggio all’interno di un pratico “cartoccio di carta” a forma di cono, ideale per contenere le fritture. Le olive ascolane sono certamente tra i prodotti tipici marchigiani più conosciuti e vengono preparate in modo semplice: le olive vengono denocciolate e ripiene di carne macinata leggermente speziata, poi impanate e fritte. Una delizia assicurata!
Come abbiamo potuto conoscere, lo Street Food non è soltanto cibo spazzatura o un alimento poco salutare, anzi, rispecchia alcuni piatti tipici locali dando la possibilità di gustarli passeggiando per le vie della città che si sta visitando.