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Allergeni alimentari: quali cibi possono causare reazioni allergiche?

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Quali cibi contengono allergeni alimentari ? A quali bisogna prestare attenzione?

Con il crescere dell’interesse verso patologie legate all’alimentazione, come allergie alimentari, celiachie e varie intolleranze, e soprattutto visti i problemi che possono provocare, è meglio conoscere quali cibi possono essere potenzialmente pericolosi e contenere allergeni. Riguardo a questo problema la normativa europea sull’etichettatura ha lo scopo proprio di diminuire questi rischi.

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Cosa sono gli allergeni alimentari?

Comunemente vengono definiti allergeni alimentari, gli alimenti o i loro componenti che possono scatenare reazioni immuno-mediate. Gli allergeni, propriamente detti, sono proteine o peptidi responsabili della allergenicità degli alimenti o ingredienti allergenici. Vediamo quali sono i cibi che possono provocare reazioni allergiche secondo l’EFSA, l’autorità europea per la sicurezza alimentare.

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Circa il 75% delle reazioni allergiche tra i bambini sono causate da uova, arachidi, latte vaccino, pesce e noci. Circa il 50% delle reazioni allergiche tra gli adulti si verificano venendo a contatto con frutti che scatenano reazioni crociate al lattice, con la famiglia delle Rosacee (che comprende mele, pere, ciliegie, lamponi, fragole e mandorle), con le verdure della famiglia delle Apiaceae (che include il sedano, le carote e le erbe aromatiche), con varie noci e con le arachidi.

Fonte: efsa.europa.eu

Uova

Le uova sono tra gli alimenti che possono causare reazioni soprattutto ai bambini piccoli. Gli allergeni sono presenti nell’albume che può scatenare orticaria o eczema. Fortunatamente con la crescita questa allergia può scomparire.

Latte vaccino

allergeni alimentari
latte (pixabay.com)

I più piccoli possono talvolta presentare intolleranze anche al latte. Gli allergeni più comuni sono le caseine, che resistono al calore e alla pastorizzazione. I neonati potrebbero avere sintomi a livello gastrointestinale e dermatologico. Quest’ultime con il crescere possono diminuire, mentre i problemi gastrointestinali possono acuirsi. Come nel caso delle uova, l’allergia al latte vaccino può estinguersi dopo l’infanzia.

Frutta a guscio

La più comune è l’allergia alla frutta a guscio, soprattutto le nocciole. Questo tipo di allergia può avere sintomi anche molto gravi con reazioni anafilattiche.

Arachidi

L’allergia le arachidi oltre al fatto di essere molto comune, può anche durare per tutta la vita e si manifesta con orticarie, dermatiti, vomito e asma. Per chi ne soffre anche la polvere di arachidi può essere pericolosa.

Grano

Anche le proteine del grano rientrano nella lista degli allergeni alimentari e possono provocare reazioni a livello gastrointestinale, cutaneo e respiratorio.

Soia

Gli allergeni alimentari della soia si possono trovare nei prodotti raffinati derivati dalla soia stessa, ma sono quasi assenti negli oli.

Pesci e crostacei

A secondo della specie di pesce, mollusco o crostaceo la reazione può essere diversa, in genere si manifesta con asma o reazioni anafilattiche.

La normativa europea sulle etichette

Il Regolamento 1169/2011 dell’Unione europea regola l’etichettatura dei cibi preconfezionati, e la segnalazione degli allergeni alimentari rientra tra le informazioni che devono sempre comparire.

Se si tratta invece di cibi non preconfezionati, senza lista degli ingredienti, non sussiste l’obbligo di comunicazione se il prodotto è chiaramente un alimento allergenico indicato nella lista.

L’obbligo di informare il consumatore sussiste quando si tratta di allergeni inseriti di proposito, mentre per quelli involontari si usa la dicitura sulle etichette “può contenere”, “può contenere tracce di”, “prodotto in stabilimenti in cui viene utilizzato…”.

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ATTENZIONE: Le informazioni contenute sul sito hanno esclusivamente scopo informativo. In nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.






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