Quando arriva l’estate uno dei frutti più amati insieme alle fragole sono senza dubbio le ciliegie. Con l’arrivo della stagione vediamo benefici e controindicazioni delle ciliegie per gustarle al meglio.
Le ciliegie sono un frutto di origine asiatica, che si diffuse in Egitto a partire dal VII secolo a.C., arrivò in Grecia e successivamente in Italia. Il nome cerasa presente in diversi dialetti italiani e non solo, deriva dal greco κέρασος, probabilmente dal nome della città di Cerasunte, nel Ponto (l’attuale Turchia). Da qui, secondo Plinio il Vecchio, furono importati a Roma nel 72 a.C. da Lucio Licinio Lucullo i primi alberi di ciliegie.
Una storia antica per un frutto che ancora oggi è amato da grandi e piccini. Conosciamolo meglio!
Proprietà e benefici delle ciliegie
Le ciliegie sono ricche di vitamine, nello specifico: vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Inoltre sono ottime fonti di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo.
Per chi ha difficoltà a dormire, le ciliegie contengono melatonina naturale che favorisce il sonno. Inoltre sono antiossidanti e quindi contrastano l’invecchiamento della pelle causato dai radicali liberi.
Aiutano a depurare l’organismo, in particolare il fegato regolandone l’attività. Ha importanti proprietà depurative, remineralizzanti ed energetiche, infatti sono particolarmente adatte per chi pratica sport è per chi è sempre in movimento.
Hanno proprietà antinfiammatorie e aiutano a mantenere il cuore in salute soprattutto grazie agli antiossidanti. È un frutto poco calorico, 100 grammi di questo alimento forniscono circa 40 calorie, come se mangiassimo una mela o una pesca.
Sono un ottimo alimento per la colazione così da iniziare al meglio la mattina!
Controindicazioni delle ciliegie
Non ci sono particolari controindicazioni per le ciliegie, a parte il leggero effetto lassativo che comunque non dovrebbe dare grandi problemi. Diverso è il caso di chi soffre di allergia a questi frutti che ovviamente deve evitare. Per qualsiasi dubbio però è bene sempre consultare il proprio medico.