Il rosmarino, con il suo aroma mediterraneo, è tra le erbe da cucina più usate fin dall’antichità. Fresco o essiccato, conserva e sprigiona sui cibi il suo profumo intenso e il suo sapore dolce-amaro. Scopri come essiccare il rosmarino in modo corretto per poterlo conservare anche in inverno.
Il rosmarino, buono sia fresco che essiccato
Il rosmarino è sempre stato una delle piante più amate, fin dai tempi antichi. Ricco di virtù terapeutiche, si rivela ancor oggi di grande utilità per numerose patologie. Inoltre, grazie al suo aroma mediterraneo, è una delle erbe aromatiche più utilizzate per insaporire molte pietanze. Ottimo fresco, ma buono anche se essiccato perché conserva e sprigiona sui cibi il suo profumo inconfondibile. Ma oltre ad insaporire i piatti, il suo uso in cucina è consigliato anche perché favorisce la digestione dei grassi, in virtù delle spiccate proprietà digestive e dell’azione specifica a livello epatico. La pianta si conserva molto bene anche allo stato secco. Le foglioline essiccate, sminuzzate prima dell’uso, restituiscono il loro aroma. Vediamo quindi come essiccare il rosmarino in modo corretto.
Come essiccare il rosmarino in modo corretto?
E’ possibile essiccare il rosmarino principalmente in due maniere: appendendolo ad un filo e lasciarlo essiccare nel tempo, oppure con l’aiuto di un forno (o di un essiccatoio per alimenti).
- Procedimento per essiccare il rosmarino appendendolo al filo: tagliare dalla pianta dei rametti della stessa lunghezza e possibilmente dritti, in modo da poter creare dei mazzetti, unendoli all’estremità con uno spago. Lasciare un anello ad una estremità dello spago per poter appendere con più facilità i rametti. A questo punto, appendere i rametti in un luogo riparato, fresco e asciutto. Per proteggere il rosmarino dalla polvere e dai raggi solari che potrebbero scurirlo, è possibile anche coprirlo con della carta per alimenti. Per assicurarsi che i rametti secchino in modo omogeneo, girare i mazzetti ogni 1-2 giorni. L’essiccazione sarà completa quando steli e foglie del rosmarino non possono più essere piegati. Dovrebbero essere necessarie circa due settimane. Una volta completamente secco, potrai disporlo su un foglio di carta da forno e separare i gambi robusti e legnosi dagli aghi. Conservalo in un contenitore ermetico all’interno della dispensa della tua cucina.
Come essiccare il rosmarino in modo corretto?
- Procedimento per essiccare il rosmarino in forno: dopo aver accuratamente lavato ed asciugato il rosmarino, tagliarlo in pezzi di circa mezzo centimetro e distribuirlo su una teglia rivestita di carta da forno. Preriscaldare il forno a 60°C, posizionare la teglia sul piano più alto e cuocere per circa 3-4 ore, finché gli aghi non saranno friabili. Trascorso il tempo, lasciarlo raffreddare e, dopodiché, versarlo in un barattolo. Sigillare e conservare in un luogo asciutto e buio.
Se invece preferisci conservare il rosmarino fresco, è possibile congelarlo: dopo averlo lavato ed asciugato, sigillarlo nei sacchetti di plastica per alimenti e metterlo in freezer. Una volta completamente congelato, togliere le foglie dallo stelo e conservarle in freezer dentro vasetti di vetro o di plastica con chiusura ermetica.