Ad aggiungersi alla variegata lista di “Valley” nel mondo, a partire dalla Silicon Valley californiana, la Wellness Valley in Romagna, la Art Valley di Pocheon in Sud Corea, la Music Valley a Nashville, si va ad aggiungere la Cheese Valley in Olanda.
La Cheese Valley olandese
La Cheese Valley olandese è nata da poco e pone l’accento sulla lunga tradizione del formaggio, simbolo nazionale insieme a tulipani e zoccoli di legno. In Olanda il consumo di questo prodotto è molto alto, famosi sono i mercati del formaggio nati nel Medioevo e tuttora funzionanti: Alkmaar, Edam, Hoom, Gouda, Woerden.
E sono proprio queste due città, insieme a Krimpenerwaard e Bodengraven-Reeuwijk, a formane il perimetro della Cheese Valley.
I dodici formaggi più pregiati
Qui vengono prodotti 20 milioni di chili di formaggio l’anno, oltre il 60 per cento della produzione nazionale. Dodici formaggi, in particolare, formano l’eccellenza della Valley, molti dei quali certificati con il marchio PGI (Indicazione geografica protetta), e classificati come prodotti in fattoria da latte crudo proveniente da bestiame della stessa azienda. Vediamoli da vicino: il Goudse Kaas (formaggio di Gouda), l’Edammer (originario della città di Edam, nel nord dell’Olanda), il Geitenkaas (di capra), il Kernhem (semiduro speziato), il Kruiden (fresco con erbe), il Rook (affumicato), il Leidse (originario della città di Leyden), il Maasdam (con i buchi), lo Smeer (fuso da spalmare), il Verse (a pasta fresca), lo Schapen (di pecora), il Room (cremoso).
Gli antichi mercati caseari
Woerden il Kaaspakhuis è stato aperto un centro che propone la degustazione dei formaggi locali, con all’interno un museo dedicato alla storia del formaggio. Il mercato di questa città è da secoli uno dei principali del paese insieme a quello di Gouda. Quest’ultimo è nato nel Medioevo ospitato nella centralissima Piazza del Mercato intorno all’edificio del Goudse Waag. Nel Seicento, l’elegante edificio, ospitava l’antica pesa delle forme che stabiliva le tasse a seconda del peso dei singoli pezzi.
Le città offrono musei, degustazioni e conferenze per approfondire la storia casearia del paese e per stuzzicare i palati dei più golosi.