Tutti si contendono le origini della zucca ma a Cenerentola è toccato sicuramente il compito più arduo, farla amare anche ai bambini che normalmente non prediligono le verdure.
La zucca che divenne carrozza
Le origini di un prodotto, così come anche per la Zucca, sono sempre molto interessanti, completano il sapore e ne tramandano la storia con tutte le sue ricette. La zucca è contesa tra America Centrale, India e Africa.
In Italia giunge a bordo delle Caravelle, anche se alcuni documenti storici sembrano testimoniare la presenza di una varietà di zucca a Roma già in epoca antica.
Un’altra che rivendica la Zucca è Cenerentola: la sua fiaba ha portato al successo questo alimento anche tra i bambini che la mangiano volentieri pensando forse di trasformarsi in principi e principesse.
Non è un alimento grasso, anzi, nonostante sia ricchissima di vitamina A è scarsa di apporto calorico tanto da essere adatta per una dieta equilibrata. Quindi leggera. Infatti si abbina bene come condimento di riso o pasta, oppure al forno.
Il periodo di raccolta e quindi di stagionalità della Zucca è luglio-novembre.
Ricetta cremosa, risotto alla zucca
Io di solito la riduco in crema e ci condisco il riso più che la pasta.
Diciamo che per condire 500 grammi di riso può bastare ¼ di zucca. Il momento che prende più tempo è l’eliminazione della buccia, molto dura e antipatica. Se hai acquistato una zucca intera, ti consiglio di scavare all’interno per ricavare la buccia mantenendo così integro il guscio che utilizzerai al momento di servire la zucca in tavola, come recipiente, al posto di una qualsiasi ciotola. Procedi col tagliare la polpa a dadini, un passaggio più veloce del primo.
In una pentola porta a ebollizione dell’acqua con un dado. Ottieni un brodo.
In un’altra pentola fai soffriggere in olio di oliva della cipolla (meglio rossa di Tropea) con due cucchiai di polpa di pomodoro (pelati o una decina di pachino, se siamo in stagione). Appena la cipolla si dora, rovesciaci dentro i dadini di zucca. Fai cuocere a fuoco lento. Quando i dadini sono diventati quasi una crema, sfuma con del vino bianco.
Versa il riso direttamente nella pentola, mescola per qualche minuto in modo che si tosti, a fuoco lento, facendo attenzione che non si bruci.
Inizia a versare con un mestolo poco brodo alla volta. Manteca di continuo il riso e a mano a mano che si asciuga versa un altro mestolo.
Quando il riso è cotto, aggiungi un formaggio fresco cremoso (stracchino oppure robiola) e tagliuzza del prezzemolo, mescola e servi nel guscio-ciotola messo da parte. Una spolverata di parmigiano e buon appetito.
L’autrice ti consiglia di abbinare un vino bianco.