Pecora NeraMilano: due neo bistrot creativi

Milano: due neo bistrot creativi

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28 Posti

Cucina: creativa Voto: 8 Prezzi: primi 18/20€, secondi 18/28€, dolci 12€ Via Corsico, 1 (Porta Genova) Tel. 02/8392377 www.28posti.org Chiuso: Lunedì; Martedì a pranzo

28 Posti si conferma un’ottima scelta per gustare delle buone pietanze preparate magistralmente dal giovane chef campano Marco Ambrosino. Oltre alla scelta à la carte, ci sono diversi menù degustazione che permettono un’ampia panoramica sulla cucina di Ambrosino: 5, 8 e 10 assaggi rispettivamente a 55, 75 e 85 euro, mentre solo a pranzo, dal mercoledì alla domenica, c’è anche una conveniente formula che, al prezzo fisso di 35 euro, prevede 3 portate. Dopo un ottimo pane croccante, ottenuto da pasta madre e servito alla giusta temperatura, accompagnato da una ciotolina di burro con della cipolla affumicata, sono seguiti dei delicati amuse bouche a base di indivia farcita e un gustoso macaron all’acciuga. Degno di nota il pomodoro San Marzano alla brace con tartufo nero, dal gusto intenso ma perfettamente bilanciato tra acidità e dolcezza, a cui ha fatto seguito un eccellente rombo cotto a bassa temperatura dalla bella consistenza, accompagnato da una tajine di verdure. Come dessert un dolce “poco dolce” dai contrasti delicati: una ricotta agli agrumi con gelato al polline e bottarga. Congedo affidato a un caffè ben estratto e a un tonico alle erbe dell’Alto Garda, serviti con piccola pasticceria.

Ambiente – Il locale è minimal e dalle linee pulite, arredato con mobili di recupero in stile industriale restaurati dai detenuti del Carcere di Bollate. È composto da due sale molto luminose e da tavolini di legno chiaro, la cucina non è a vista ma ha un simpatico vetro che la percorre tutta all’altezza dei tavoli di lavoro permettendo ai clienti di vedere lo staff all’opera.

Servizio – Merita un plauso: preparato, disponibile, perfetto nei tempi e di gran gentilezza.

Cantina – La carta non è di grandi dimensioni ma minuziosa e composta da etichette italiane e straniere di vini naturali, biologici e biodinamici, di piccoli produttori e vignaioli artigiani. Da menzionare la piccola selezione di vini greci, una bella lista di vini dolci, liquori e distillati da fine pasto.

Olio – Su richiesta viene portata in tavola una bottiglia a norma di un ottimo olio Evo del Garda.

Al Mercato

Cucina: creativa Voto: 8½ Prezzi: primi 18/22€, piatti principali 18/30€, speciali 25€ Via Sant’Eufemia, 16 (Duomo) Tel. 02/87237167 www.al-mercato.it Chiuso: Domenica sera

Un locale dalla duplice anima, con la cucina a vista nel mezzo a separare le proposte. Entrando dalla porta di destra, infatti, si accede al burger bar dove vengono serviti i migliori panini della città, mentre varcando l’uscio a sinistra ad accogliere il cliente c’è una saletta che ospita quattro tavoli in cui si propone una cucina di alto livello, raccontata in un menù originale che prevede pure due percorsi degustazione da 3 e 5 piatti, da scegliere liberamente fra quelli in carta, rispettivamente a 50 e 75€. Curiosa la possibilità di scegliere fra servizio normale (4€) e servizio gastronomico (8€), scelta quest’ultima consigliata viste le coccole che riserva. La nostra esperienza è così cominciata con un’ottima tartelletta con mascarpone, uovo di quaglia, salmone affumicato e uova di salmerino e con un’ostrica alla Rockfeller panata, gentile omaggio della cucina insieme all’ottimo pane a lievitazione naturale servito con lardo lavorato meccanicamente così da renderlo spalmabile insieme ad acciughe e con un eccellente burro arricchito da nocciole. Stupefacente, a seguire, il cervello di vitello prima arrostito e poi servito in brodo tonkotsu (di ossa di maiale) con cipollotto e ricci di mare: piatto strepitoso, un vero capolavoro! Ottime pure le animelle al burro con trombette dei morti, salsa carbonara e fondo bruno, così come abbiamo gradito il piccione con il petto appena scottato, la coscia farcita di tartufo e i fegatelli proposti nella rete con funghi cardoncelli e porcini. Chiusura non all’altezza con un caffè imbevibile, tanto era sottoestratto, quindi acquoso e per giunta tiepido, seguito da un buon digestivo miscelato al momento dal responsabile di sala.

Ambiente – Una piccola saletta giocata sui toni del rosso, che ospita 4 tavoli per un massimo di 10/12 coperti, ravvivata dal via vai dei clienti del burger bar che hanno necessità di utilizzare i servizi.

Servizio – È uno dei punti di forza, con il simpaticissimo e preparato maître che intrattiene con grande mestiere gli avventori.

Cantina – La carta è limitata, ma contiene bottiglie scelte con competenza; si apprezza la disponibilità ad aprire molte bottiglie per la mescita. Corretti i ricarichi.

Olio – Su richiesta viene servito in tavola un olio EVO, un monovarietale Cerasuola della provincia di Trapani stando al racconto del maître, perché viene proposto in un bricco non etichettato e quindi non a norma. All’assaggio possiamo confermare trattarsi di un olio privo di difetti, un vero peccato proporlo in quella maniera.


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