Il Prof. Francesco Violi, Direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università di Roma ha condotto una ricerca su 30 pazienti con compromissione della glicemia a digiuno (IFG), cui è stato somministrato, in modo casuale, un pasto contenente o meno 10 g di EVOO (olio extravergine d’oliva). Prima di pranzo, 60 minuti e 120 minuti dopo pranzo è stato prelevato un campione di sangue per misurare: insulin, Glucagon-like peptide-1 (GLP1), dipeptidyl-peptidase-4 (DPP4) activity, triglycerides (TG), total cholesterol, HDL-cholesterol and Apo B-48. I risultati sono stati sorprendenti: i soggetti che avevano assunto i 10 g. di olio extravergine d’oliva mostravano a 60 e 120 minuti dal pasto un aumento di glucosio nel sangue inferiore di circa 20 mg/dl rispetto a chi non aveva assunto olio EVOO. Dato confermato dall’aumento della produzione di insulina nei soggetti che avevano assunto i 10 g. di olio nel pasto.
Non restava che “scoprire” il responsabile di questi effetti benefici, individuato dal prof Violi nell’oleuropeina: il principale polifenolo presente nelle foglie e nei frutti dell’olivo.
Cioccolato per diabetici? Si, se fatto con olio dalle olive di qualità
“Visti i risultati abbiamo pensato – ha affermato il Prof. Violi – di analizzare se l’aggiunta di oleuropeina, che avevamo identificato come responsabile della diminuzione di glicemia postprandiale, nella preparazione della cioccolata riducesse il picco glicemico: il risultato positivo ottenuto è molto importante, perché questo prodotto arricchito consente ai diabetici di poter assaporare una cioccolata normale, senza rinunciare al sapore. Soprattutto, permette ai pazienti sfruttare le potenziali proprietà benefiche del cioccolato: qualche grammo al giorno di cacao ha un buon affetto antiossidante e di protezione del sistema cardiovascolare, a cui non si dovrà più rinunciare soltanto perché il cioccolato ‘per diabetici’ è difficile da trovare o non è buono come quello normale”.