La cucina non è solo gioia per il palato, ma anche un momento in cui ci si prende cura dell’anima e del corpo. Da decenni ormai questi principi regolano la continua ricerca da parte di consumatori consapevoli di prodotti gustosi da mangiare, ma che garantiscano un certo benessere. Sulla necessità di far incontrare tutte queste esigenze Madre natura ci solletica non solo con prodotti agricoli coltivati, ma attraverso tutta una serie di erbe spontanee ancora facili da trovare in questo periodo, erbe aromatiche e fiori eduli.
Erbe aromatiche, il tocco in più di ogni ricetta
Un’esplosione di profumi, colori e sapori tali da riuscire trasformare in un piatto in una vera emozione. Tarassaco, Cicoria, Crispigno, Crescione e Pimpinella sono solo alcune delle erbe spontanee che ancora in questa stagione è facile ritrovare nelle zone verdi e ancora incolte. Scambiate spesso, dall’ occhio profano, per erbacce infestanti queste piantine vengono portate a tavola lessate e poi ripassate in padella, oppure in alcuni casi crude in insalata e il misto colto prende spesso il nome di “Insalatina” o “Mischietto” in base anche alla zona geografica. La tradizione di raccogliere erbe spontanee, a cui si attribuiscono peraltro anche effetti terapeutici e benefici sulla salute, affonda le sue ragioni nell’impossibilità da parte di molti di possedere un orto e in epoche ancor più remote nella necessità di trovare cibo in tempi di povertà. Un’usanza comunque diffusa in tutta Italia come del resto l’abitudine di utilizzare erbe aromatiche per profumare i piatti della cucina mediterranea.
Azienda agricola Tescari
Basilico, zafferano, nepetella, finocchio selvatico, alloro, cardo e lavanda sono alcuni dei piccoli capolavori della natura che la Terra offre per rendere più saporita e profumata la vita. Da sempre conosciute e utilizzate, le erbe aromatiche hanno conferito uno spessore diverso alla cucina tradizionale e hanno permesso di creare addirittura un mercato di questi prodotti, non solo a livello florovivaistico, ma anche all’interno della grande distribuzione. Il commercio però in realtà si alimenta di idee che trovano humus fertile in un continuo dialogo tra tradizione e innovazione, in una perenne sfida tra le proposte dei produttori e nuovi impieghi del prodotto da parte dei professionisti di settore, ma soprattutto nelle visionarie idee di chi ancora sa sognare. In quest’ottica si inserisce la piccola Azienda agricola Tescari in provincia di Viterbo, che su un ettaro di terreno è riuscita a creare un micro mondo agricolo e una realtà economica di tutto rispetto.
La filosofia, decisamente interessante, è soprattutto sintonizzata sull’utilizzo non convenzionale che l’imprenditrice, Valentina Tescari, riesce a fare delle aromatiche e dei fiori. “Qualche anno fa ho acquistato un ettaro di terra – racconta – sul quale ho trovato le spontanee che fin da piccola mia nonna mi ha insegnato a riconoscere. Ad un certo punto ho deciso di far fruttare questo terreno che con tanto sacrifico ho comprato e oltre a raccogliere e vendere le spontanee, avendo alle spalle studi artistici, ho cercato di unire la mia passione per le forme e i colori all’agricoltura. Molto di quello che produco e trasformo era già qui quando ho iniziato”. Un vero e proprio ecosistema autosufficiente che sfrutta la consociazione tra piante per combattere afidi e malattie in modo da esclude ogni possibilità di utilizzo di fitofarmaci o altri tipi di prodotto. Sono un arcobaleno di colori le fialette contenenti fiori o foglie aromatiche essiccate e tritate di diverse specie che l’azienda produce e immette sul mercato. Un’avventura iniziata, come tante altre, con la coltura dello zafferano, fiore dai pistilli preziosi color oro, di cui oggi però l’azienda commercializza invece i petali essiccati. Dal fiore di zafferano l’attenzione si è spostata ai fiori eduli, passando per i fiori di finocchietto selvatico, altro sapore tipico della cucina viterbese, fino ai fiori di fagiolo e di carota selvatica o alle foglie di lavanda.
Il progetto che la start up sta portando avanti è quello di rendere fruibili ai consumatori, attraverso lavorati e semi-lavorati, questi prodotti di derivazione agricola. Un’attenzione particolare è riservata non solo alla produzione dei fiori, fatta senza utilizzo di alcun prodotto chimico, ma anche al packaging che ne esalta i colori e che, attraverso il sigillo con un tappo in ceralacca, ne conserva profumo e sapore per lungo tempo. Gli attacchi d’arte dell’imprenditrice hanno già permesso all’azienda di commercializzare zucchero al finocchietto o allo zafferano, una intera linea di sale spray aromatizzato, di lavorare alla creazione di un particolarissimo sciroppo all’iris. Una produzione che nasconde insidie e difficoltà legate alla pionieristica ricerca di creare qualcosa che fino ad oggi non era nemmeno immaginabile. “Le difficoltà sono soprattutto legate al fatto che non esiste una tradizione, un manuale di ricette che mi conducano al risultato – spiega Valentina Tescari – questi prodotti sono oggetto di prolungato studio sulle caratteristiche, sulla chimica, sul comportamento del fiore o della foglia in questione e sulla cheflife del trasformato”. Un nuovo e colorato modo di interpretare la natura per portare in tavola fantasia e gioia.
Scopri una ricetta tipica con l’utilizzo delle erbe aromatiche:
Filetto di Maialino in crosta di erbe aromatiche e salsa alle pere