Il ravanello nero è un prodotto che nella nostra cucina a volte manca. Ma questa pianta, o meglio la sua radice, è un ottimo ritrovato per il benessere del nostro organismo e per preparare ottimi piatti.
Ravanello nero
Il ravanello nero è una pianta medicinale appartenente alla famiglia delle Brassicaceae. Gli estratti della sua radice, sono particolarmente adatti a coloro che soffrono di disturbi che riguardano la digestione e per i soggetti epatici. Solitamente il ravanello nero viene assunto a scopo terapeutico sotto forma di capsule o di succo.
Indicazioni ed effetti della radice di ravanello nero
Gli estratti della radice di ravanello nero sono consigliati in caso di problemi digestivi, insufficienza epatica, coliche epatiche, stitichezza, gonfiore, insolazioni e scottature, tosse. La sua assunzione può avvenire per via orale come succo o pastiglie. Mentre per quanto riguarda la pelle, vengono elaborati degli oli o unguenti da stendere direttamente sulle zone interessate.
Attenzione! Gli estratti della radice di ravanello nero non devono essere assunti per via orale da chi soffre di gastrite ed ulcere. Poiché gli effetti che comporta allo stomaco ed all’intestino, potrebbero andare ad influire negativamente sulla situazione difficoltosa già presente. Ne è sconsigliato l’uso anche in caso di malattie legate alla tiroide o in caso di ostruzione delle vie biliari.
Come può essere assunta la radice di ravanello nero?
Come anticipato, il ravanello nero, o per meglio dire la sua radice, può essere utilizzata a scopo medico o semplicemente in cucina come ingrediente per diverse ricette. Infatti, esso può essere utilizzato come una normale verdura, a crudo o a cotto. Ma dalla sua radice si può estrarre anche il succo o uno sciroppo. In commercio si possono trovare anche delle fialette con estratto di ravanello nero o capsule. In questi due casi è sempre importante andare a leggere tutte le informazioni e le percentuali degli ingredienti, poiché a volte alcuni prodotti vengono contaminati con ingredienti chimici per la conservazione.